L’educazione democratica

La sera del 29 dicembre ho conversato con gli studenti del liceo “Pacinotti” di Cagliari, invitato dal loro docente di filosofia, Ettore Martinez. La discussione si è tenuta sulla rete IRC, ed ha riguardato alcuni temi della pedagogia libertaria. Con il consenso degli studenti, riporto qui la conversazione integrale. Spero che loro o gli altri visitatori di questo laboratorio (l’invito è ai miei ex studenti) vogliano continuarla usando i commenti a questo post. In particolare mi piacerebbe che il confronto riguardasse la domanda che ho posto alla fine della conversazione: come dovrebbe essere per voi una scuola per essere autenticamente democratica? E’ possibile anche fissare un appuntamento in rete per discuterne “in diretta”.

[@Martinez] Allora per rompere il ghiaccio vorrei dire che Antonio è un pedagogista ma che adesso sto leggendo un libroche ha appena scritto su Gandhi
[@antoniovigilant] mi occupo da un po’ di tempo di nonviolenza
[@antoniovigilant] in particolar modo dei fondamenti filosofici della nonviolenza
[@Maugeri] purtroppo oggi la violenza è molto diffusa
[@sabri] argomento molto difficile questo
[@surf] vorremmo sapere come si intitola il libro?
* pacinottiquarta (~martina_3@host158-18-dynamic.51-82-r.retail.telecomitalia.it) has joined #pacinottiquartae
[@antoniovigilant] Il Dio di Gandhi
[pacinottiquarta] eccomi
[@antoniovigilant] si tratta di una ricerca critica
[@Martinez] http://www.levantebari.com/eth35mis.htm
[@Martinez] questo è il link
[@antoniovigilant] in cui sostanzialmente affermo che l’idea che Gandhi ha di Dio è difficilmente accettabile oggi
[@surf] si può travare in tutte le librerie?
[@antoniovigilant] in generale, mi pare che vi siano molti miti nella nonviolenza
[@antoniovigilant] sì, ma non compratelo
[@antoniovigilant] ve lo passa il prof
[@surf] grazie
[@Martinez] Ehi un momento e se me lo sciupano? 😉
[@Maugeri] ok,penso sarà interessante leggerlo
[@antoniovigilant] gli fai le fotocopie
[@antoniovigilant] 🙂
[@antoniovigilant] se ho cpito bene, però, questa è una discussione pedagogica
[@antoniovigilant] non sulla nonviolenza
[@Martinez] Ma io credo però che in te questi due elementi abbiano un nesso
[@antoniovigilant] allora dovrei accennare un po’ alle mie idee sull’eucazione
[@antoniovigilant] sì, certo
[@antoniovigilant] ma vorrei sentire prima i ragazzi
[@antoniovigilant] avete qualche idea sull’educazione?
[@antoniovigilant] riformulo: quale è secondo voi il fine dell’educazione?
[@sabri] ce ne sono tanti a parer mio
[@antoniovigilant] vediamo
[@vale4e] la formazione del giovane
* @antoniovigilant prende nota
[@antoniovigilant] poi?
[@surf] secondo noi serve a fornire a tutte le persone “non solo giovani” un modello di comportamento adeguato per vivere nella nostra società
[pacinottiquarta] rispetto
[@antoniovigilant] interessante
[@Maugeri] secondo noi cercare di trasmettere dei valori
[@antoniovigilant] in effetti l’educazione è un processo che dura tutta la vita
[@sabri] sapersi adeguare ad ogni situazione
[@antoniovigilant] fermiamoci un attimo sulla definizione si surf
[@antoniovigilant] grazie all’educazione io imparo a vivere nella società
* Martinez sets mode: +o pacinottiquarta
[@antoniovigilant] ma: se la società è sbagliata?
[@antoniovigilant] se vivo in una società mafiosa, l’educazione dovrà mettermi in grado di essere mafioso?
[@surf] questa è una domanda difficile
[@surf] certo nn è perfetta
[@sabri] bisogna cercare di rimediare agli sbagli della società
[@surf] ma l’educazione serve a migliorare la società
[@antoniovigilant] attraverso l’educazione?
[@sabri] anche ma non solo
[@Maugeri] purtroppo la società influisce molto sull’individuo
[@vale4e] magari l’educazione serve anche a spiegare qual’e la società giusta
[@Maugeri] ma non per questo in un quartiere mafioso ci sono solo mafiosi
[@antoniovigilant] dunque l’educazioen sarebbe un tentativo di migliorare la società
[@antoniovigilant] siamo d’accordo?
[@Maugeri] si..
[@surf] ma la società giusta se la crea l’uomo greazie all’educfazione
[@Maugeri] se tutti avessero determinati comportamenti
[@antoniovigilant] quindi come educatore non devo solo aiutare a vivere in società, ma anche a superare la società che abbiamo
[@Maugeri] la società risulterebbe migliore
[@pacinottiquarta] l’educazione serve a far crescere un individuo nella maniera adeguata se pur inserito in un contesto sociale “sbagliato” come quello mafioso
[@antoniovigilant] e come è possibile farlo?
[@antoniovigilant] quali sono gli strumenti migliori per far crescere sano qualcuno in un contesto mafioso?
[@pacinottiquarta] trasmettendo giusti valori
[@surf] trasmettendo i valori
[@antoniovigilant] ma i valori si respirano con l’aria
[@surf] “GIUSTI”
[@antoniovigilant] se la città è mafiosa, inutile parlare di valori
[@sabri] ma ognuno deve cercare anche di trasmetterseli da solo
[@Maugeri] vengono trasmessi dal nucleo familiare
[@antoniovigilant] vi siete mai chiesti come cambia la società?
[@antoniovigilant] avete avuto modo di osservarlo studiando la storia?
[@sabri] non seguendo gli altri come avviene in un gregge
[@surf] cambia il mondo e di conseguenza cambia il modo di comportarsi
[@surf] e quindi la società
[@antoniovigilant] dall’alto, quindi
[@antoniovigilant] non si può cambiare la società dal basso?
[@Maugeri] è difficile
[@sabri] con l unione si
[@sabri] ma ci vuole volontà
[@antoniovigilant] ci vogliono anche gli strumenti
[@Maugeri] ma purtroppo nn tutti sono uniti e non tutti la pensano allo stesso modo
[@surf] forse dal basso si potrebbe arrivare all’alto e così con corretti valori ci sarebbe un miglioramento
[@antoniovigilant] vi racconto una storia, se non la conoscete già
* pacinottiquarta is now known as martina
[@antoniovigilant] avete ma sentito parlare di danilo dolci?
[@vale4e] no
[@sabri] no
[@antoniovigilant] nessuno l’ha mai sentito?
[@surf] no
[@Maugeri] no..
[@antoniovigilant] Martinez?
[@martina] no
[@Martinez] io si
[@surf] ci racconti
[@antoniovigilant] allora, questo danilo dolci
[@Maugeri] siamo curiosi
[@antoniovigilant] all’inizio degli anni cinquanta
[@antoniovigilant] era uno studente di architettura
* @vale4e (~lulun6@82.84.201.44) Quit (“”)
[@antoniovigilant] fidanzato con una bella ragazza
[@antoniovigilant] quando ebbe una strana idea
[@antoniovigilant] decise di andarsene in sicilia
[@antoniovigilant] in uno dei paesi più poveri della sicilia
[@antoniovigilant] che si chiama trappeto
[@antoniovigilant] era un paese in cui morivano di fame i bambini
[@antoniovigilant] morivano letteralmente
[@antoniovigilant] lui vi andò, e decise di cambiare le cose
[@antoniovigilant] tanto per cominciare, fece lo sciopero della fame
[@antoniovigilant] per protestare per la morte dei bambini
[@antoniovigilant] poi cominciò ad organizzare i contadini e i pescatori
[@antoniovigilant] li mise insieme e li costrinse a discutere
[@antoniovigilant] creò quelli che chiamava gruppi maieutici
[@antoniovigilant] voi sapete cos’è la maieutica
[@antoniovigilant] ohi?
[@Maugeri] si..
[@Maugeri] il metodo di socrate
[@antoniovigilant] la maieutica socratica
[@surf] socrate
[@surf] il metodo
[@antoniovigilant] consisteva nel far venire alla luce la verità che ognuno ha dentro
[@antoniovigilant] dolci modifica la maieutica
[@antoniovigilant] in questo senso
[@antoniovigilant] secondo lui, nn abbiamo la verità ognuno dentro sé
[@antoniovigilant] ma la verità nasce quando le persone parlano tra di loro
[@surf] si per intuizione
[@surf] ???
[@antoniovigilant] la meieutica così diventa reciproca
[@antoniovigilant] cioè ognuno aiuta l’altro
[@antoniovigilant] a trovare la verità
[@sabri] confrontandosi
[@antoniovigilant] sì
[@Maugeri] si come ragionamento è molto giusto
[@antoniovigilant] ora, dolci faceva questi incontri con gente analfabeta
[@antoniovigilant] e succedevano cose straordinarie
[@antoniovigilant] le persone cambiavano
[@antoniovigilant] sapete perché?
[@antoniovigilant] c’è una teoria socioogica
[@antoniovigilant] l’interazionismo simbolico
[@antoniovigilant] che dice che il mondo è fatto di significati
[@antoniovigilant] e che i significati cambiano nelle interazioni, vale a dire man mano che le persone parlano tra loro
[@antoniovigilant] ecco, nei gruppi succedeva questo
[@surf] ma mediante dei confronti?
[@antoniovigilant] le persone finalmente si confrontavano apertamente
[@antoniovigilant] sì
[@antoniovigilant] e così cmbiavano il loro modo di vedere
[@antoniovigilant] faccio un esempio
[@antoniovigilant] in sicilia all’epoca le donen erano letteralmente recluse in casa
[@Maugeri] come se ognuno prendesse un pò da tutti?
[@sabri] e ognuno capiva qualcosa dell altro e si miglioravano
[@antoniovigilant] sì
[@antoniovigilant] nei gruppi, disctendo di questa cosa
[@antoniovigilant] capirono che era sbagliato, e che lo facevano solo per paura
[@antoniovigilant] di essere giudicati
[@surf] si arriva ad un progresso e quindi cambiamento
[@antoniovigilant] in questo modo le donen cambiavano, e anche gli uomini
[@antoniovigilant] questo è un cambiamento dal basso
[@Maugeri] si..
[@surf] ma ai giorni nostri questo è utopistico
[@antoniovigilant] naturalmente le cose non sono così facili
[@antoniovigilant] dolci è andato in carcere molte volte
[@antoniovigilant] surf, perché?
[@Maugeri] sono quelli che danno più soddisfazione,ma sono molto difficili in una società come la nostra un cambiamento dal basso non dico sia impossibile ma quasi
[@sabri] per migliorare la società sbagliata
[@surf] in quanto non c’è più un’aperta discussione tra le persone
[@antoniovigilant] non c’è mai stata
[@antoniovigilant] non c’era nemeno in sicilia
[@antoniovigilant] ora vi faccio una domanda
[@antoniovigilant] secondo voi i gruppi di cui ho parlato hanno a che fare con la scuola?
[@Maugeri] molto..
[@sabri] anche
[@antoniovigilant] sono simili alla classe
[@surf] si anche a scuola c’è una discussione
[@antoniovigilant] o ci sono differenze
[@antoniovigilant] ?
[@surf] a scuola l’educazione ci viene impartita
[@surf] mentre in quel periodo si autoeducavano
[@antoniovigilant] sì
[@Maugeri] non centra
[@antoniovigilant] vediamo di approfondire la differenza
[@Maugeri] se non ci fosse la scuola ci sarebbe la famiglia a educarci
[@antoniovigilant] analizziamo il tipo di comunicazione
[@antoniovigilant] che comunicazioen c’è a scuola?
[@Maugeri] cioè c’è comunque anche oltre la scuola
[@surf] c’è un rapporto tra insegnante e studente
[@surf] a scuola c’è una gerarchia
[@sabri] a scuola c è molta comunicazione tra gli alunni ma tra insegnante e alunno è distaccato
[@antoniovigilant] Martinez, che dici?
[@Maugeri] non tutti esprimono realmente ciò che pensano
[@Martinez] Mah
[@Maugeri] a scuola
[@Martinez] Direi a Matteo che l’autoeducazione non risiede in un passato mitico
[@Martinez] era difficile allora, forse adesso ci sono più strumenti, volendo
[@Maugeri] non penso che in una classe tutti siano disposti ad aprirsi realmente
[@antoniovigilant] dunque abbiamo due tipi di comnicazione
[@Maugeri] x vari motivi
[@antoniovigilant] forse dovremmo chiamarli in modo diverso
[@antoniovigilant] vediamo
* @martina (~martina_3@host158-18-dynamic.51-82-r.retail.telecomitalia.it) has left #pacinottiquartae
[@antoniovigilant] 1. Tutti sono sullo stesso piano e comunicano circolarmente
[@antoniovigilant] 2. c’è uno più importante che comunica a molte persone
[@antoniovigilant] sono due cose diverse, no?
[@Maugeri] direi di si
[@sabri] esatto
[@surf] si
[@antoniovigilant] dolci diceva che solo la prima è comunicazione
[@antoniovigilant] mentre la seconda la chamava in modo diverso
[@antoniovigilant] sapete come?
[@Maugeri] esatto
[@surf] come?
[@sabri] beh aveva ragione
[@antoniovigilant] quando voi vedete la tv
[@antoniovigilant] potete rispondere al tizio che legge il telegiornale?
[@surf] no
[@sabri] no
[@antoniovigilant] cos’è quella della televisione?
[@antoniovigilant] come la chiamate?
[@surf] informazione
[@surf] ???
[@antoniovigilant] trasmissione
[@Maugeri] non è una comunicazione di certo
[@antoniovigilant] quando uno parla ed altri ascoltano
[@antoniovigilant] non c’è comunicazione, ma trasmissione
[@antoniovigilant] da qui deriva una cosa evidente:
[@antoniovigilant] la comunicazione non può mai essere di massa
[@antoniovigilant] i mass media non esistono
[@antoniovigilant] come mezzi di comunicazione
[@antoniovigilant] ma solo come mezzi di trasmissione
[@antoniovigilant] ora, abbiamo un po’ semplificato
[@antoniovigilant] non è che a scuola è tutta trasmissione
[@antoniovigilant] ma sicuramente a scuola c’è molta trasmissione
[@surf] ma a scuola si può interagire
[@antoniovigilant] un modo per trasformare la scuola
[@antoniovigilant] potrebbe essere quello di diminuire quanto più possibiel la trasmissione
[@antoniovigilant] e sostiturla con la comunicazione
[@antoniovigilant] come si può fare?
[@sabri] se non c è un contributo da parte degli insegnanti quest non potrà mai esserci
[@antoniovigilant] che dovrebbero fare gli inegnanti?
[@sabri] non fare i “dittatori” nel senso ke non tutto quello che dicono loro è legge
[@surf] devono cercare di educare i ragazzi tenendo conto delle loro opinioni
[@sabri] più o meno è quello che penso
[@antoniovigilant] ciò cambierebbe a fondo la scuola?
[@sabri] potrebbe essere un inizio
[@antoniovigilant] sì, indubbiamente
[@Maugeri] non devono solo insegnare e considerarci come macchine da studio qualche volta sarebbe bello e utile discutere di problemi attuali
[@sabri] anche perchè anche loro potrebbero imparare delle cose da noi
[@antoniovigilant] ma è possibiel questo cambiamento se non cambiamo anche la struttura dell’aula?
[@antoniovigilant] lo scorso anno ho iniziato a far lezione all’università
[@sabri] quella è una cosa non fondamentale
[@antoniovigilant] ho avuto una specie di trauma
[@antoniovigilant] lì i banchi sono fissi
[@antoniovigilant] e non è possibile nemmeno passarci in mezzo
[@Maugeri] se i prof si mettessero in mezzo a noi e non solo davanti potrebbe esserci un lieve cambiamento
[@antoniovigilant] in pratica è impossibile dialogare per motivi strutturali, diciamo così
[@antoniovigilant] Meugeri, come dovrebbe essere la disposizione ideale di un’aula?+
[@surf] il professore deve stare in mezzo ai ragazzi
[@Maugeri] se fossero in mezzo a noi è come se fossimo tutti sullo stesso livello
[@antoniovigilant] quindi uan cosa circolare
[@sabri] insomma
[@antoniovigilant] ?
[@sabri] io non la vedo proprio così
[@antoniovigilant] sentiamo sabri
[@surf] ma così si eliminerebbe la figura del professore
[@sabri] la figura del professore non si elimina con queste semplici cose
[@antoniovigilant] non proprio: verrebbe ridefinita
[@Maugeri] il professore rimane tale anche se sta tra di noi
[@antoniovigilant] cosa diventerebbe il rpofessore?
[@Maugeri] non è la postazione a fare il professore
[@sabri] esattamente
[@surf] ma ridefinita
[@sabri] un comunicatore ma contemporaneamente una persona della quale non si debba avere “paura”
[@Maugeri] esatto…
[@Maugeri] non ci mette a disagio
[@antoniovigilant] terribile che uno studente possa avere paura del docente
[@antoniovigilant] nella paura nessuno può crescere
[@Maugeri] già..
[@surf] ma il professore avendo più esperienza deve cercare di formare l’allievo e dunque è fondamentale
[@sabri] no ma infatti non paura vera e propria
[@antoniovigilant] vediam un po’ questa cosa
[@antoniovigilant] come dev’essere il rapporto tra docente e alunno?
[@sabri] è difficile da spiegare in chat
[@antoniovigilant] allora vi faccio io le domande
[@Maugeri] non troppo autoritario da parte del professore
[@antoniovigilant] un docente dev’essere un modello per lo studente?
[@Maugeri] secondo me si
[@sabri] si
[@surf] certo che con un docente che si mette alla poari degli allievi delle nostra età rischia che questi ne approffittino se questi sono poco seri
[@Maugeri] secondo noi
[@surf] si
[@antoniovigilant] quindi non alla pari
[@antoniovigilant] e modello
[@sabri] ma infatti non deve mica mettersi al nostro “livello”
[@Maugeri] no dipende dai ragazzi e dall’approccio del professore
[@antoniovigilant] vediamo se ho capito: il docente è più in là di voi, e voi cercate di raggiungerlo
[@antoniovigilant] sforzandovi di diventare come lui?
[@surf] non proprio
[@sabri] assolutamente no
[@antoniovigilant] un modello non è una persona cui vlete assomigliare?
[@sabri] ognuno ha la propria personalità e la propria testa
[@antoniovigilant] allora non servono modelli
[@antoniovigilant] o no?
[@Maugeri] servono
[@sabri] no magari sul quale poxiamo imparare e migliorare
[@Maugeri] per stimolarci
[@sabri] ma non assomigliare
[@antoniovigilant] secondo voi u educatore ha concluso il suo rpocesso educativo?
[@surf] no
[@sabri] non finisce mai nè di imparare nè di educare
[@surf] continuamente viene educato
[@antoniovigilant] quindi anche lui si sta educando
[@antoniovigilant] come voi
[@sabri] esatto
[@surf] esatto
[@sabri] ma dipende
[@antoniovigilant] quindi nella classe ci sono solo persone che si stanno educando
[@antoniovigilant] non possiamo definire il lavoro scolastico
[@antoniovigilant] come il tentativo di più persone di educarsi?
[@Maugeri] si..
[@sabri] anche
[@surf] …si
[@antoniovigilant] lo studente educa il docente e il docente educa lo studente
[@antoniovigilant] sembra una cosa retorica
[@antoniovigilant] ma è così
[@antoniovigilant] io sono satto educato dai miei studenti
[@antoniovigilant] in un certo senso allora siamo davvero sullo stesso piano
[@sabri] si ma purtoppo questo non succede
[@sabri] quasi mai
[@antoniovigilant] o meglio: stiamo camminando nella stessa direzione
[@antoniovigilant] sabri, certo che succede
[@surf] si
[@antoniovigilant] un tizio in gamba, che si chiamava marcello bernardi, diceva che la semplice presenza di qualcuno è un fatto educativo
[@surf] ma il professore è più avanti
[@sabri] secondo me no..perchè non tutti i prof sono disponibili a imparare da noi
[@antoniovigilant] sì, ma non è arrivato alla meta
[@antoniovigilant] sabri, imparano anche se non vogliono
[@surf] questo senza dubbio
[@sabri] mmm..
[@antoniovigilant] vi succede in classe di discutere con i docenti su come comunicate?
[@surf] si spesso
[@Maugeri] nonostante ciò non tutti i prof. sono disposti a mettersi sul nostro stesso livello. Dimostrano sempre un senso di superiorità
[@antoniovigilant] lo fanno in buona fede
[@antoniovigilant] pensano che sia quasi un loro dovere
[@sabri] no non lo fanno in buona fede
[@antoniovigilant] sapete quale è stata la prima sensazione che ho provato da docente?
[@sabri] ma un professore non ha quello come compito
[@surf] ???
[@antoniovigilant] paura
[@antoniovigilant] paura e disagio
[@Maugeri] come? paura e disagio?
[@antoniovigilant] venticinque persone che ti guardano
[@antoniovigilant] ti giudicano
[@antoniovigilant] aspettano l’ocacsioen buona per ridicolizzarti
[@antoniovigilant] che ti odiano di default
[@antoniovigilant] 🙂
[@antoniovigilant] molti restano schiacciati da queste sensazioni
[@sabri] ma questo capita magari le prime volte
[@antoniovigilant] no, a molti succede sempre
[@surf] ma bisogna andare oltre
[@antoniovigilant] e allora si difendono come possono
[@sabri] magari sbagliando
[@antoniovigilant] si nascondono dietro il loro ruolo
[@sabri] perchè molto spesso ottengono il contrario
[@antoniovigilant] è un circolo vizioso
[@surf] non tutti però
[@antoniovigilant] ricordo la mia professoressa di filosofia
[@antoniovigilant] che ci dava del lei
[@Maugeri] ma è sbagliato perchè in questo modo ci sarà sempre un clima di tensione nella classe
[@antoniovigilant] sì
[@antoniovigilant] un certo livello di tensione è ineliminabile
[@antoniovigilant] anche perché nelle classi tutti sono in competizione
[@surf] ma è normale che ci sia
[@antoniovigilant] e tutti sono giudicati
[@antoniovigilant] due cose orribili
[@antoniovigilant] ma difficilmente eliminabili
[@surf] ma il giudizio ci spinge a migliorare
[@antoniovigilant] sì, ma il problema è: migliorare per cosa?
[@sabri] o a peggiorare se il giudizio ci fa troppo male
[@Maugeri] molti professori hanno come obbiettivo a rendere i propri alunni competitivi
[@antoniovigilant] sapere di più, immagazzinare più informazioni, prendere voti più alti?
[@sabri] per noi stessi e per gli altri
[@antoniovigilant] consieriamo la cultura come il denaro
[@antoniovigilant] bisogna metterne in borsa il più possibile
[@antoniovigilant] più cultura hai, meglio è
[@antoniovigilant] è una sciocchezza
[@antoniovigilant] e la scula favorisce questa idea assurda
[@Maugeri] esattamente!!!!!!!!!!!!!
[@surf] …
[@Maugeri] concordiamo perfettamente con lei
[@antoniovigilant] come dovrebeb essere il clima nella classe?
[@Maugeri] un clima dove tutti collaborano
[@sabri] giusto
[@antoniovigilant] e poi?
[@Maugeri] affinchè tutti si aiutino a vicenda
[@Maugeri] e nn cerchino di calpestare i piu deboli per avere un voto piu alto o farsi notare
[@Maugeri] dal professore
[@surf] questo si ma nn bisogna sottovalutare anche l’effetto della competizione che ci spinge a migliorare
[@antoniovigilant] proviamo a immaginare una lezione in questo clima?
[@surf] non bisogna esagerare certo
[@Maugeri] la competizione deve essere amichevole
[@antoniovigilant] co state studiando in filosofia?
[@sabri] ma magari uno + debole anzikè migliorare peggiora
[@Maugeri] nn solo per dimostrare chi è il piu bravo!!
[@surf] questa non competizione positiva
[@surf] PERòòòò
[@antoniovigilant] Martinez, quale è l’ultima cosa che avete fatto prima della vacanze?
[@Martinez] Agostino
[@antoniovigilant] ah, mio padre
[@antoniovigilant] argomento ostico
[@antoniovigilant] 🙂
[@antoniovigilant] come si può studiare Agostino in modo diverso?
[@sabri] 😉
[@antoniovigilant] non trasmissivo, diciamo
[@antoniovigilant] la cosa più semplice è che il prof arriva e vi “spiega” Agostino
[@antoniovigilant] vediamo se si può fare diversamente
[@surf] … non sapremo …
[@surf] m
[@antoniovigilant] vediamo
[@Maugeri] con professore martinez
[@Maugeri] utilizziamo già un metodo diverso rispetto
[@sabri] magari cercarlo di capire dawero e non in modo tale ke risulti solo una lezione e basta
[@Maugeri] a quello degli altri
[@antoniovigilant] cioè?
[@Maugeri] discutiamo su qualche pensiero filosofico e martinez ci chiede il nostro parere
[@antoniovigilant] questo è molto
[@antoniovigilant] soprattutto quando si studia filosofia
[@antoniovigilant] si può fare anche un’altra cosa
[@Maugeri] il fatto anche di utilizzare le schede fare lavori di power point sono un grande passo avanti
[@antoniovigilant] “spiegare” una filosofia fino a un certo punto e chiedere agli studenti di completare il sistema
[@antoniovigilant] ma si può fare anche un’altra cosa
[@surf] può essre una possibilità ma c’è più possibilita di sbagliare
[@antoniovigilant] surf, non esiste sbagliare in filosofia
[@antoniovigilant] c’è la possibilità di sviluppare un sistema in direzioni diverse
[@antoniovigilant] che è una cosa molto interessante
[@antoniovigilant] immaginate perlò che il docente viene in classe
[@surf] ma intendiamo di seguire idee diverse da agostino per esempio
[@antoniovigilant] vi propone Agostino come argomento
[@antoniovigilant] e vi dà del materiale da studiare in gruppo
[@antoniovigilant] voi fate ricerca coordinati da voi
[@antoniovigilant] e alla fine arrivate ad avere un0idea di insieme su Agostino
[@sabri] magari poxiamo anke riuscire a capirlo meglio
[@antoniovigilant] se un prof lo facesse davvero sapete che succederebbe?
[@sabri] ?
[@Maugeri] che nessuno fa il suo dovere
[@antoniovigilant] sarebbe un disastro
[@antoniovigilant] perché la scuola non abitau a lavorare in gruppo
[@antoniovigilant] a scuola la cultura è già confezionata
[@antoniovigilant] e condensata nei libri di testo
[@antoniovigilant] così ci abituiamo a pensare che la verità sia fissa
[@antoniovigilant] e indipendente dalle nostre opinioni
[@Maugeri] che la vita sia solo in bianco e nero e senza sfumature
[@antoniovigilant] sì
[@antoniovigilant] e che il dialogo non serve a niente
[@antoniovigilant] perché la verità sta già scritta
[@Maugeri] infatti e tutto ciò che pensiamo è inutile nn è preso in considerazione
[@surf] ma bisogna interpretare i libri
[@sabri] ma i libri se prendono così come sono
[@Maugeri] e questo nn ci sprona ad andare avanti nella ricerca
[@surf] e quindi il nostro pensiero è importante comunquer
[@sabri] leggiamo studiamo e ripetiamo
[@antoniovigilant] è proprio la ricerca che manca a scuola
[@surf] io no
[@surf] io studio per capire
[@antoniovigilant] anche perché i docenti in genere non sono ricercatori
[@antoniovigilant] sì, surf, tutti studiamo per capire
[@antoniovigilant] il problema è: hai occasioni di dialogo?
[@antoniovigilant] e quanto sono importanti?
[@sabri] si va beh xk magari ti metti a pensare ore e ore su qll ke stai facendo??
[@surf] ma quello di surf era piuttosto meccanico e così nn serve a niente
[@surf] sabri
[@antoniovigilant] la filosofia è peraltro la più dialogica delle discipline
[@sabri] magari puoi ragionare su cose ke non capisci o ke sono interessanti
[@antoniovigilant] quasi impossibiel insegnarla senza suscitare confronti
[@sabri] ma non penso ke ti metti a ragionare su tutto
[@sabri] ci siete??
[@surf] si ragiona sempre
* @Maugeri (~eleonora5@82.84.232.95) Quit (“”)
[@surf] altrimenti è studio mnemonico
[@antoniovigilant] ci confrontiamo su un’ultima cosa?
[@sabri] si
[@surf] ok
[@Martinez] Scusate un attimo
[@antoniovigilant] come dovrebbe essere per voi una scuola per essere autenticamente democratica?
[@Martinez] ho appena recuperato gli ultimi 5 minuti perché ero al telefono
[@antoniovigilant] ah, ti distrai
[@Martinez] Chiedo scusa ma il gruppo di maugeri ha salutato e se ne è andato
[@sabri] si ormai siamo rimasti in poki
[@Martinez] Forse per timidezza non hanno salutato in chan
[@Martinez] Vorrei proporre una cosa io adesso
[@antoniovigilant] mi hanno salutato in query
[@Martinez] Ah bene
[@Martinez] Potremmo magari utilizzare il forum
[@antoniovigilant] avete un forum?
[@Martinez] no ce l’hai tu
[@antoniovigilant] quale, Muntu?
[@Martinez] credo
[@antoniovigilant] ormai le mie ex alunne lo usano per organizzarsi per uscire 🙂
[@antoniovigilant] l’indirizzo è questo
[@antoniovigilant] https://muntu.wordpress.com/
[@surf] ma usciamo da mirc???
[@antoniovigilant] ho un’altra proposta
[@Martinez] Prendete nota del sito ragazzi
[@surf] si
[@antoniovigilant] se siete d’accordo, posso mettere questa discussione in Muntu
[@antoniovigilant] e contiuiamo la discussioen nei commenti
[@sabri] cm preferisce
[@surf] mhm bisognerebbe sentire anche gli altri credo
[@surf] per correttezza
[@antoniovigilant] oppire, se non vi va che tutti leggano la discussione, possiamo mettere solo l’argomento di cui volete discutere
[@antoniovigilant] va bene, allora vi sentite tra voi e mi fate sapere attraverso il prof
[@sabri] io non so come funziona sinceramente
[@sabri] quindi non saprei che dirle
[@antoniovigilant] sabri, è un blog
[@sabri] e tutti leggono?
[@antoniovigilant] sì
[@sabri] e possono intervenire?
[@antoniovigilant] sì
[@surf] per noi va bene
[@antoniovigilant] il bello è quello
[@antoniovigilant] bisogna aprire porte e finestre
[@sabri] si allora è meglio
[@antoniovigilant] allora mi accordo con il vostro prof
[@Martinez] OK allora nei prossimi giorni andremo a vedere questo blog
[@Martinez] Adesso però DEVO scappare
[@antoniovigilant] va bene, vado anch’io
[@Martinez] Vorrei ringraziare tutti
[@antoniovigilant] grazie per l’invito
[@antoniovigilant] e grazie ai tuoi studenti
[@sabri] grazie della disponibiltà
[@antoniovigilant] è stato un piacere
[@Martinez] ma in particolare Antonio
[@surf] tanti grazie da matte cri sergio e chiara
[@surf] grazie

137 pensieri su “L’educazione democratica

  1. antoniovigilante

    Benvenuti su Muntu.
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  2. Matte

    a mio parere la figura del professore è importante in quanto guida la classe nel processo di apprendimento… senza professore è molto probabile che una classe si distragga e così facendo la qualità dell’apprendimento ne risente

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  3. Guido

    Buongiorno professore, io non ero presente alla discussione in chat, ma le vorrei comunque porre una domande.
    Le propongo una domanda di natura pratica. Essendo la figura del professore ridefinita e i suoi compiti “declassati”, cosa avverrebbe al suo salario? Anche il suo compenso dovrebbe essere ridotto?

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  4. Anonimo

    secondo me il professore è importante ma non deve mettersi troppo alla pari con i ragazzi perchè se no gli alunni ne approfittano… ma allo stesso tempo non deve esagerare con il fatto di essere superiore perchè se no il rischio è che i ragazzi vanno a scuola con il terrore…

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  5. vale

    secondo me il professore è importante ma non deve mettersi troppo alla pari con i ragazzi perchè se no gli alunni ne approfittano… ma allo stesso tempo non deve esagerare con il fatto di essere superiore perchè se no il rischio è che i ragazzi vanno a scuola con il terrore…

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  6. renzi

    buongiorno a tutti.. penso che il professore sia importante ma anche l’autonomia e il saper apprendere da ricerche proprie, magari con la guida di un esperto ma di iniziativa propria..

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  7. Bambagula92

    Rispondendo alla domanda: “qual’è il fine dell’educazione?”
    direi che prima di tutto lo scopo pincipale è quello di formare lo studente ed aiutarlo a formulare dei punti di vista propri, oltre che l’apprendimento di nozioni scientifiche, storiche e di qualsiasi altra materia.
    Riguardo al ruolo che deve coprire il professore poi, penso che sia giusto che esso sia posto a un livello superiore rispetto agli alunni, nel senso che deve essere lui a guidare una lezione, quindi punterei ad una lezione trasmissiva;
    nonostante ciò è assolutamente positivo sviluppare le capacità di ogni singolo studente facendogli svolgere autonomamente un qualche lavoro, come una ricerca ad esempio, ma comunque seguito e supervisionato dal professore.

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  8. Ele

    Buongiorno professore, io non ero presente alla discussione in chat ma ho avuto modo di leggere la conversazione che ha avuto con i miei compagni.
    Comunque le vorrei porre una domanda: perchè è contrario alla società gerarchica?

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  9. Cri, non sono contrario all’apprendimento. Sono contrario alla considerazione della cultura come qualcosa che sia quantificabile. Un grande pedagogista, Paulo Freire, parlava di “concezione depositaria” della cultura, come se si trattasse di riempirsi la borsa il più possibile. Per me la cultura è una cosa che ha a che fare con il senso. Imparare milel cose, ma non sapere perché, non è cultura. Non è nemmeno erudizione, poiché etimologicamente erudirsi vuol dire eliminare ogni rozzezza – ma si può essere molto rozzi anche sapendo molte cose.

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  10. Ilaria

    Buongiorno!
    Leggendo la discussione mi sono fatta un’idea generale delle varie opinioni, ma secondo me un professore dovrebbe essere una via di mezzo tra il tipo tradizionalista e quello moderno, magari variando anche un po’ i metodi di spiegare la lezione in modo che gli studenti la possano trovare più interessante..

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  11. Martinez

    Un saluto a tutti, in particolare ad Andrea Vigilante che ringrazio per la disponibilità. Sono qui in aula multimediale con i ragazzi e, come l’altra volta, mi propongo se possibile di non intervenire.

    Buona discussione

    EM

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  12. Matte

    Il professore deve essere il cordinatore dello studio, in quanto senza tale guida gli studenti non riuscirebbero a lavorare poichè sarebbe assente l’esperienza necessaria per lo svolgimento della lezione

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  13. Anonimo

    Antonio Vigilante: E’ anche vero però che se chi riesce ad apprendere più in fretta venisse fatto emergere in maniera maggiore rispetto agli altri, tutti gli studenti “più in dietro” verrebbero soppiantati, nonostante anche loro abbiano un certo potenziale che però riescono a tirare fuori in più tempo

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  14. Bambagula92

    Antonio Vigilante: E’ anche vero però che se chi riesce ad apprendere più in fretta venisse fatto emergere in maniera maggiore rispetto agli altri, tutti gli studenti “più in dietro” verrebbero soppiantati, nonostante anche loro abbiano un certo potenziale che però riescono a tirare fuori in più tempo…

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  15. Eleonora

    Ma secondo me l’uguaglianza non viene negata da un sistema gerarchico, almeno ai giorni nostri. Anzi un sistema così organizzato contribuisce a far funzionare meglio la società, proprio come a scuola.

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  16. renzi

    io credo nella teoria del giusto mezzo..gli studenti non possono essere considerati ne totalmente alla pari degli professori ma neanche totalmente inferiori.. i rapporti dovrebbero essere equilibrati e gli studenti non dovrebbero aver paura di andare a scuola.. bisognerebbe considerare che come tutti anche gli alunni hanno una vita al di fuori della scuola e non possono passare tutto il giorno sui libri, a volte capita che qualche professore ragioni come se è l’unico di quella classe, e non pensano che le materie sono tante.. a volte manca l’organizzazione e si lascia tutto all’ultimo periodo prima del termine per le verifiche..

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  17. Bambagula92

    Antonio Vigilante:Ma ha appena parlato di individui che potrebbero svilupparsi maggiormente, non di gruppi, è da questo che ho immaginato che lei pensi ad un sistema quale quello che ho descritto..

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  18. Eleonora: Sarebbe strano pensare il contrario; essendo cresciuti fin da piccoli in un sistema gerarchico, non possiamo che considerarlo naturale e sensato. Probabilmente dovremmo fare lo sforzo (e non è facile) di immaginare come potrebbero essere le cose in un sistema non gerarchico.

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  19. Sergio

    Buongiorno! Anch’io penso che la figura del professore sia importante per l’educazione… Sono d’accordo con il mio compagno Bambagula92… anche per me il metodo migliore per essere educati e per imparare sia quello mediante la trasmissione da parte dell’insegnante

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  20. 1.Tutti esprimono liberamente la propria opinione (Matte).
    2. nessuno deve dimostrare di essere il più intelligente o sapere più cose, ma tutti collaborano a una ricerca comune (Simona)
    3. Nessuno ha paura di andare a scuola (renzi)

    Siamo d’accordo su questi punti?

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  21. Bambagula92

    Antonio Vigilante: Anche questo è vero… essendo cresciuti all’interno di un sistema gerarchico non possiamo che considerarlo migliore di altri, anche se il sistema attuale ha una marea di difetti; quello che vorrei dire però è che comunque la struttura del mio sistema ideale sarebbe sempre di tipo gerarchico, ovvero penso che l’educazione debba essere seguita da un docente qulificato, che guidi i suoi alunni.

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  22. M W S

    @ Simona: è normale che ci siano studenti con più nozioni, l’importante che vengano condivise. In fondo è questo che fa il professore, in quanto specializzato: ci trasmette nozioni e concetti, e le sue opinioni in modo indiretto

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  23. Eleonora

    Ma io non credo che la mia approvazione al sistema gerarchico dipenda dal fatto che io sono nata in una società del genere, perchè ho avuto modo di studiare la storia dalle origini e sono perfettamente d’accordo con organizzazione di una società in forma piramidale, per esempio. Non riesco a immaginare una società diversa perchè secondo me darebbe luogo solo a continui disagi e scontri per la tendenza dell’uomo a sopraffare gli altri.

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  24. Ele. Maug.

    Buongiorno! All’interno della classe la figura del professore risulta fondamentale in quanto è colui che insegna. E’ possibile incontrare professori autoritari ma non sempre è così. Alcuni risultano più disponibili di altri quindi non bisogna “fare di tutta l’erba un fascio”! Il professore deve fare il suo lavoro e quindi insegnare e noi dobbiamo fare il nostro dovere quindi ascoltare imparare e rispettare il professore, (automaticamte il professore risulta un livello superiore al nostro,situazione della quale i professori non devono approfittarsi e non dico che tutti se ne approfittano,ci sono professori e professori). Noi ci lamentiamo dei comportamenti dei professori nei nostri confronti ma è anche vero che molti studenti non sono per nulla rispettosi nei confronti dell’insegnante, e in questo caso il professore come dovrebbe comportarsi? E’ ovvio che debba farsi rispettare e quindi risulterà più autoritario. Quindi il comportamente dei professori,in molti casi ma non SEMPRE,dipende anche dal nostro modo di comportarci nei loro confronti. Ho fatto naturalmente un discorso molto generale,ci sono casi e casi e ogni situazione sta a se.

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  25. renzi

    senza leader non si può andare avanti, ci sarà sempre chi comanda.. l’uguaglianza reale è qualcosa di utopico.. in teoria tutti partono con pari opportunità ma poi c’è chi ha voglia di svilupparle e chi non è interessato a farlo

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  26. vale

    è vero che è normale che certi studenti abbiano più nozioni ma non per questo gli altri studenti devono essere trattati diversamente anzi forse dovrebbero essere aiutati propio dai compagni con più nozioni….

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  27. Guido

    Mi accodo ad Eleonora. Ho sentito di un caso di società simile a quella da lei proposta.
    In francia un gruppo di intellettuali ci provarono ma dopo alcuni mesi tutto fallì.
    Immaginiamo che ciò sia da realizzarsi in gruppi ben più ampi e non con intellettuali ma gente non educata.

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  28. Eleonora: In realtà per il 98% della sua vita sulla terra l’uomo è vissuto in società di cacciatori raccoglitori che non riconoscevano nessuna autorità e nessuna gerarchia. dopo Marx, dovremmo evitare di fare l’errore di considerare naturale ciò che invece è ilrisultato di una particolare struttura economica della società. Ma Marx lo studierete l’anno prossimo 🙂

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  29. Bambagula92

    Definisco un vantaggio il fatto di ricevere delle nozioni che ci espongano un certo punto di vista (anche se differente dal nostro), in quanto ricevuto quest’ultimo possiamo criticarlo ed esporre su di esso le nostre opinioni.
    E’ importante trarre da ogni nozione i valori positivi, ed imparare successivamente a criticare quelli peggiori.
    Questo è il vantaggio di una lezione trasmissiva.

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  30. Giuse

    Buongiorno professore, anche io non ero presente alla discussione ma rileggendola adesso l’ho trovata molto interessante. Anche secondo me, come ha detto il mio compagno Bambagula92, il sistema gerarchico a scuola è quello più adatto, ma soprattutto perchè è quello che abbiamo sempre avuto quindi è normale vederlo come quello più giusto. Anche io sono favorevole a una lezione di tipo trasmissivo ma senza che il professore imponga le sue idee

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  31. Matte

    io dico che bisogna ascoltarle sia se corrette che meno… però vorrei dire una cosa ciò che prima ha scritto mi sembra un modo per sviare il discorso…è ovvio che in una costituzione come la nostra antirazzista un’opinione del genere verrebbe lasciata da parte

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  32. Bambagula92

    Se ognuno fosse libero di imporre solo i propri punti di vista, immagino che si chiuderebbe dietro la sua posizione rifiutando in qualche modo le altre opinioni, o adattandole al suo punto di vista. in poche parole credo che senza la supervisione di un docente, alcuni si possano imporre sugli altri.

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  33. Ele. Maug.

    La competizione è giustissima altrimenti non si va avanti a mio parere. Solo che alcune volte le competizioni risultano poco “amichevoli” e la persona che si trova un pò più indietro rispetto agli altri tende a farsi da parte più che impegnarsi e migliorare.

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  34. Eleonora

    non ci si può però riferire a un periodo così lontano da noi. Parlo dell’uomo civilizzato, non di un uomo che vive di caccia o di raccolti,erano ancora alla scoperta di tutto ciò che li circondava. Inoltre non sapevano che la mini società in cui vivevano, dico quella delle piccole famiglie, era gerarchica: c’èra l’anziano della famiglia che era il leader che gestiva il resto dei componenti.

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  35. Bambagula92

    Il dialogo ed il confronto sono presenti anche in una società gerarchica, non solo in un sistema dove gli studenti si autogestiscono, come, mi sembra di aver capito, lei vorrebbe che fosse.
    Le pongo una domanda: “se non ci fosse un docente qualificato, che insegnasse agli alunni le varie materie, su che argomenti si basetrebbero le critiche?”

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  36. Giuse: Ci sono mile altri modi più sottili. Anche nella scelta degli argomenti, ad esempio. Io posso non parlare di un filosofo, perché le sue idee non mi piacciono, ad esempio. Tu non te ne accorgi nemmeno, ma i ti sto imponendo il mio modo di vedere.

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  37. ma la competizione è questo. Perché se tutti confrontano le loro opinioni – e per confrontarle devi averle, cioè averci pensato – e lavorano insieme in una discussione, alla fine dire cosa è di uno e cosa è dell’altro in quello che viene prodotto è difficile. Per competere, devi fare delle montagnette di nozioni e vedere chi ce l’ha più alta.

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  38. marty

    Credo invece che in alcuni casi demoralizzi gli studenti che magari pensano di non farcela. Se invece tutti quanti collaborassero tra loro ci sarebbe una situazione più omogenea all’interno della classe.

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  39. Marty

    Buongiorno professore, purtroppo non ho avuto la possibilità di seguire la discussione in chat, ma leggendo i vari commenti mi è stato possibile formulare delle opinioni: credo che si dovrebbe stare su una via di mezzo tra la trasmissione e la comunicazione; credo che il metodo della comunicazione potrebbe essere di aiuto anche al professore perchè cordinare un gruppo di ricerca potrebbe dargli una maggiore possibilità di conoscere meglio gli studenti, inoltre potrebbe essere un modo per instaurare un dialogo e anche una certa collaborazione tra gli alunni. Nonostante ciò la trasmissione da parte del professore credo che sia fondamentale per dare uno spunto ai ragazzi sugli argomenti su cui discutere…

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  40. Guido

    E’ normale che una persona con più esperienza ci guidi. Poi i ruoli si scambieranno, saremo noi ad avere più esperienza e ad essere i leader. Secondo me questa è democrazia.

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  41. Bambagula: La discussione critica sarebeb l’anima stessa del lavoro scolastico. Dobbiamo studiare Spinoza? Si creano gruppi di ricerca, si raccolgono informazioni, poi i diversi gruppi si confrontano e si giunge ad una intepretazione unitaria di Spinoza, attraverso il costante confronto e la discussione dei diversi punti di vista.

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  42. M W S

    La competizione è intrinseca nell’uomo ed è presente in ogni campo, e lo spirito varia da individuo a individuo. I limiti di questa competizione sono dati dagli incentivi che da il professore: più premia i più bravi più c’è competizione

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  43. Eleonora: Ho citato i cacciatori raccoglitori non perché ritenga che si possa oggi vivere così, ma per mostrarti che non esiste una “natura” umana che sia buona o cattiva. Occorre sempre considerare l’uomo in relazione al suo sistema economico, con la consapevolezza però che nessun sistem economico – nemmeno il capitalismo – è eterno ed immutabile.

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  44. Sergio

    ognuno ha le proprie conoscenze e idee ma non siamo obbligati a rispettare le idee degli altri… l’educazione deve essere insegnata da una persona che ha più esperienza e questa è la figura dell’insegnante

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  45. Matte

    la competizione serve ed è importante… se ci si pone l’obbiettivo di diventere più brillante di un compagno vuol dire sapersi migliorare … ovviamente questa competizione nn deve degenerare

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  46. Eleonora

    Io sono d’accordo con Guido, è giustssimo che il professre ci guidi in questo percorso di studi, ci da l’opportunità di imparare poi a gestirci da soli. Ma secondo me è neccessario avere una guida.

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  47. Bambagula92

    Non abbiamo ancora trattato Spinoza, quindi non penso di aver appreso appieno quel che ha detto; nonostante ciò… dove si va a finire se tutti criticano l’operato altrui chiudendosi nelle proprie posizioni? nessuno si metterebbe mai d’accordo… quindi penso comunque che sarebbe meglio ricevere un insegnamento che ci procuri delle basi generali (il tutto da parte di un docente, ribadisco), e poi in seguito sviluppare uno spirito critico, ma non troppo competitivo.

    Comunque, Professore la ringrazio della sua disponibilità, sono costretto a chiudere qui la discussione in quanto il tempo a disposizione è terminato!

    Arrivederci

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  48. Cri: Non ragiono in termini di livelli, è una cosa che non c’entra nulla con l’educazione. Il docente è al servizio dello studente, sempre. Il problema dunque è: in che modo il docente può porsi più efficamente al servizio dei suoi studenti? Secondo me, evitando di offrirgli pezzi di cultura già confezionata, e aiutandoli invece nella scoperta e nella ricerca autonoma.

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  49. vale

    ma ognuno deve pensare al suo… deve pensare e fare il suo massimo e non a essere migliore degli altri….. deve cercare di arrivare ai propi obbiettivi e non c’è bisogno di farlo a discapito degli altri….

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  50. M W S

    se vogliamo tornare ai cacciatori e ai raccoglitori, il capotribù è quello o più forte o più intelligente, e c’è competizione per diventare il capotribù. Poi tutti hanno uno spirito di competizione, si vede negli sport oltre che nel’ambito scolastico: se qualcuno vuole essere IL MIGLIORE è a causa di questa spinta. Ed è male cercare di essere il migliore?

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  51. Giuse

    Antonio Vigilante: ma lo studente può comunque trovare altri elementi altrettanto validi che lo aiutino a crescere e diventare un individuo che riesca a vivere nella società odierna pur mantenendo la propria identità Detto questo sono costretto a salutarla. Arrivederci, è stata un esperienza molto istruttiva.

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  52. Bambagula: Io penso che sia importante discutere a scuola di tutto proprio perché viviamo in una società in cui ognuno è chiuso nelle proprie posizioni, e non esiste dialogo vero. Mi sembra che questa sia la conseguenza di una certa concezione della cultura come cosa codificata in un libro di testo.

    Grazie a tutti, spero che ci siano altre occasioni di confronto. Buon divertimento scolastico 🙂

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  53. Anonimo

    Interpretazione unitaria di Spinoza? Se ci sono interpretazioni varie di studiosi che immagino abbiano studiato per anni, come può una classe giungere a una interpretazione unitaria? In quanto tempo? Per quanti filosofi? Come si può interpretare Spinoza senza conoscere bene la situazione storico-culturale e i filosofi che gli sono stati maestri? Anche qui non la farebbero da padrone chi ha conoscenze pregresse magari grazie a una famiglia colta? Una certa “trasmissione” di nozioni non sarebbe un aiuto?

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  54. Anonimo:

    1. Naturalmente si arriva a Spinoza dopo aver studiato i pensatori precedenti e la situazione socio-culturale. L’esempio riguarda un corso di filosofia.
    2. Una certa trasmissione di nozioni mi sembra ineliminabile, anche in una classe strutturata come un gruppo di ricerca. Sarà cura del docente considerare quali nozioni è indispensabile trasmettere, e dove fermarsi per lasciare libero il campo alla ricerca.
    3. Non è fondamentale che si giunga ad una visione unitaria, alla fine. Anzi, può essere auspicabile che si pervenga a più di una interpretazione di Spinoza. Uno dei limiti della scuola attuale è che presenta una interpretazione come se fosse la verità. Faccio un esempio: il Reale-Antiseri, uno dei manuali di filosofia più diffusi, dice che tuitto il pensiero greco è insufficiente, perché ha bisogno della rivelazione cristiana; l’eros greco non può fare a meno dell’agape. Naturalmente gli autori dicono questo perché sono cattolici, ma lo studente non lo sa, ed all’interrogazione ripeterà quello che ha imparato a memoria sul libro di testo: che l’eros greco non può stare senza l’agape…

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  55. Quasi tutti, qui, mi sembra che pensino che democrazia sia far finta che chi non sa sia alla pari con chi sa, e su questo non possano essere d’accordo.
    Bisogna chiarire questo equivoco, spiegare in che senso uguale, in che senso no, altrimenti non si può parlare ai discenti del loro essere uguali al docente, sembra una finzione, un’ipocrisia, uno sbaglio.
    Forse la differenza è fra insegnamento ed educazione: il bagaglio di nozioni, la montagnetta di conoscenze dall’alto della quale parlare, è necessario, non si può e non si deve far finta che non lo sia, e che tutti possano ugualmente discutere di cose che non sanno.
    Ma l’educazione è un’altra cosa: se le nozioni sono strumenti, l’educazione è imparare a usarli.
    E forse, allora, è imparare a usarli insieme agli altri, scoprire che e perché vanno usati insieme agli altri, e anche scoprire che per usarli tutti insieme non serve stabilire chi ne ha di più, anzi questo è un ostacolo.

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