Il libro di testo in uso in una delle prime (Aa. Vv., Il manuale di scienze umane, Marietti) ha un passo che pare discutibile. Ho contattato uno degli autori, il professor Vincenzo Matera dell’Università di Milano Bicocca, per chiedere chiarimenti. Quello che segue è il nostro scambio di email.
Gentile professor Matera,
grazie per la sua disponibilità.
Il nostro dubbio riguarda un passo a pagina 55 del Manuale.
Dopo aver sostenuto che esiste una contraddizione tra appartenenza e presenza dello straniero, poiché “mentre lo Stato nazionale pretende lealtà da parte dei suoi concittadini (…) lo straniero, proprio perché tale, non si sente (o si teme che non si senta) obbligato a rispondere in questo senso”, il testo conclude:
Ciò non sarebbe un problema per gli Stati nazionali se gli stranieri che soggiornano per un periodo limitato, fossero confinabili (spazialmente, ritualmente, giuridicamente).
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