Gli effetti dei mass-media

di Natasha Lorito

Tutti ci rendiamo conto per esperienza diretta dell’importanza che hanno assunto nella nostra vita le tecnologie multimediali. Quelli recenti come il computer, i videogiochi e i cellulari sono quelli che hanno rivoluzionato la nostra vita rispetto a quella dei nostri genitori, che pure hanno assistito alla progressiva accelerazione dei ritmi di lavoro e di vita. Noi viviamo ormai immersi nella simultaneità. Alla Tv, ad esempio, saltiamo da un canale all’altro, da un’epoca all’altra, riusciamo a vedere contemporaneamente due film, cosa impossibile per i nostri genitori. Passare rapidamente da una cosa all’altra, fare insieme cose diverse è il nostro ritmo: sostare troppo di annoia, la velocità, le variazioni ci appassionano.
Poiché tutto viene trasmesso tramite immagini, suoni e colori che scorrono via rapidamente, ci siamo abituati al linguaggio visivo. Molti di noi non leggono più, se non costretti: la lettura richiede troppo tempo. Di conseguenza anche la scuola, che si basa invece sul libro e sulla scrittura, ha perso importanza rispetto ai tempi dei nostri genitori. Del resto anche i videogiochi ci insegnano a rispondere subito agli stimoli senza pensare troppo. In questo modo i ragazzi anche nella vita reale finiscono spesso con l’agire prima di pensare.
Il linguaggio dei media inoltre possiede il fascino di metterci davanti a un mondo immaginario che ha l’evidenza della realtà, ci fa vedere cose che non si vedono ad occhio nudo (gol al rallentatore) o attraverso il montaggio rende credibile e reale ciò che non esiste. Senza che ce ne accorgiamo siamo disposti a credere più a ciò che si vede in Tv che alla nostra esperienza. E non vale più il detto “provare per credere”, oggi si crede e basta.
La realtà artificiale della Tv e del computer può diventare anche un rifugio dai problemi che oggi noi incontriamo. In questo modo il pericolo di isolamento è reale. Non c’è bisogno più di uscire per scoprire le cose, basta navigare in internet, diventa così anche più facile parlare e incontrare persone a duemila km di distanza che non le persone che ci sono vicine.
Anch’io guardo la Tv e non leggo volentieri e a scuola faccio fatica a seguire le materie che non riguardano i miei interessi, ma la mia vita non dipende dalla Tv. La priorità l’hanno gli amici e i ragazzi in carne e ossa. Se i media dunque hanno reso la nostra vita varia e veloce, incidendo sui nostri gusti e sulla nostra mentalità, non dobbiamo dimenticare che essi sono solo strumenti che non possono e non devono sostituire progetti e valori.

6 pensieri su “Gli effetti dei mass-media

  1. utente anonimo

    La tua è una riflessione molto profonda, e tagliente.

    Io mi trovo in questa situazione, dando quasi sempre priorità a incontri “virtuali” piuttosto a quelli in “carne ed ossa”.Non so se sia avvenuta prima l’entrata nel giro dei rapporti virtuali e poi l’esclusione dai rapporti sociali reali o il contrario.

    So solo che mi sento terribilmente sola.

    Una nota positiva c’è. Ero una persona molto timida, mentre ora faccio amicizia molto facilmente proprio perchè ho imparato a contattare della gente attraverso internet e ho riportato questa esperienza (per me solo positiva) nel mio reale (non mi faccio più mille problemi se devo intervenire durante una lezione,per esempio).

    Se non avessi avuto internet sarei stata ancora più sola.

    Nonostante ciò che si pensi, si può dare notevole spazio alle conoscenze perpetrate via internet. Tutti i miei “amici” hanno alla fine un contatto via internet con me. Internet non va solo demonizzato,è attraverso internet che si può anche sperare di poter approfondire discorsi e conoscenze che non si avrebbe poi modo di approfondire nella vita reale.

    Diciamo che sono aspetti diversi.

    Andando al pub con una persona forse non saprò mai come la pensa sull’etica, e viceversa per mail non potrò mai scoprire i piccoli piaceri di un compagno di avventure cybernettiane.

    Diciamo che i due mondi si completano a vicenda.

    La tv. Chiunque abbia la fortuna di fare, come me, esperienza in una tv, capirà ben presto i meccanismi che possono celarsi dietro.

    E’ un po’ come lavorare con un programma di fotoritocco come photoshop.

    Uno spasso a fare i montaggi come più ci servono. Essì, la tv è spesso finta e piena di lustrini,ma la verità a volte è ben altra.

    Complimenti ai tuoi ragazzi,sono molto in gamba!

    Vanime.

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  2. utente anonimo

    Io penso ke forse è vero,la scienza potrebbe non far soffrire una persona come Terry.Prima di leggere il vostro parere,la pensavo in modo diverso:pensavo ke forse il marito voleva staccare la spina,x sue ragioni,ed era più ke logico ke i genitori di Terry non fossero d’accordo.Ma ora credo ke d’altronte è solo un peccato dare tante speranze,se poi alla fine sono 15anni ke è in queste condizioni,e forse è anke giusto pensare ke non si può far più nulla.Post 19

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