La disciplina in classe

Nell’ultima lezione abbiamo letto alcuni passi di Il diritto del bambino al rispetto di Janusz Korczak. Vi ho letto questo testo perché volevo che, prima di andare alla scuola primaria per l’alternanza scuola-lavoro, ragionaste un po’ sulla condizione dei bambini, ai quali diamo per scontato di poter (o addirittura dover) fare cose che sarebbero intollerabili per qualsiasi persona adulta.

Poiché queste cose vengono fatte il più delle volte in nome della disciplina e dell’educazione, vorrei che ragionassimo un po’ anche sulla disciplina.

Senza una qualche disciplina, ovviamente, non è possibile fare scuola. E ogni docente sa che mantenere la disciplina in classe è un suo preciso compito. Ma qui, come in molte altre cose, si tratta di gradi. Quanta disciplina occorre? Cos’è una classe disciplinata? Occorre che ci sia silenzio, anche: ma quanto silenzio? Occorre che il movimento sia limitato: ma fino a che punto limitato?

Vi chiedo dunque in primo luogo come dev’essere per voi una classe dal punto di vista della disciplina.

La seconda domanda è in che modo, se voi foste insegnanti, creereste nella classe la disciplina: ossia con quali metodi, strategie, azioni, provvedimenti.

[Discussione rivolta alla 3A, ma come sempre aperta anche a tutti.]

 

29 pensieri su “La disciplina in classe

  1. Benedetta Simoncini

    Essendo una studente probabilmente la mia concezione di ” disciplina ” è ben diversa da quella di un insegnante, che vuole assoluto silenzio ed una rigidità che fisicamente e psicologicamente noi alunni non possiamo sostenere. Quello che per me rappresenta la disciplina è indubbiamente il rispetto per i docenti, per l’ambiente che ci ospita, e per gli stessi compagni con cui trascorriamo la giornata scolastica. Il silenzio ed il poco movimento sono richieste che ipocritamente i professori ritengono siano disciplina. Sono convinta che si possa sviluppare una lezione in classe permettendo il dialogo fra gli studenti, in modo tale che non ci si senta spinti alla trasgressione di regole imposte ingiustamente.
    Se fossi un professore e dovessi avvicinare i ragazzi alla disciplina, prima farei capire a tutti loro quali sono le spiacevoli conseguenze di chi non ne ha abbastanza, e le conseguenze di chi ne abusa, portandoli così ad un’educazione basilare ed efficiente.

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  2. Annalisa, Giulia L, Davide

    nella classe l’atmosfera di disciplina deve essere data,secondo noi, da un rispetto reciproco sia da parte dei professori e da parte degli studenti, quindi non ci deve essere tensione o troppa libertà. i professori dovrebbero riuscire a dare la possibilità agli studenti di scaricare le tesione e di coinvolgere i ragazzi nella lezione.

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  3. E.m.

    Secondo me, la disciplina in classe va mantenuta, ma fino ad un certo punto, nel senso che le regole fondamentali vanno rispettate, ma se a volte qualche studente fa qualcosa di errato non lo punirei. se fossi un insegnante per prima cosa cercherei di instaurare un rapporto tranquillo con la classe, ma comunque rispettando ciò che va rispettato. occorre ovviamente silenzio quando ce n’è bisogno, ad esempio quando c’è lezione e quindi i professori spiegano, e quando i compagni vengono interrogati. Il movimento può essere limitato durante le lezioni, ma durante gli intervalli tra un’ora e l’altra li lascerei liberi per farli svagare.

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  4. Giulia

    A mio modo di vedere,credo che una classe disciplinata può essere definita tale in base al rispetto verso l’insegnante; durante una lezione non è necessario che ci sia il massimo silenzio perché è compito del professore far sentire a proprio agio gli alunni ed è molto importante interagire con essi di fronte a un certo tipo di argomento.
    Se fossi un insegnante cercherei di fare interagire gli alunni ,come ho detto prima, ma ovviamente è la classe che si deve rendere conto quando possono parlare e quando devono ascoltare, se tutto ciò non viene rispettato li richiamerei.

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  5. Virginia Lorenzetti

    Occorre almeno un po’ di disciplina per mantenere una certa armonia in classe, perché per far parte di un ambiente con tante persone servono regole giuste per mantenere la tranquillità.
    Per me una classe disciplinata è il rispetto reciproco, sia verso i compagni ma anche con i professori,il silenzio serve quando ci si confronta a vicenda, per dare spazio a ciascuna persona di esprimere una propria opinione, oppure serve per ascoltare le spiegazioni dei professori anche senza l’intervento diretto di noi alunni.
    Per me è giusto non andare a giro per la classe durante l’ora,sia per non creare disturbo ma anche per non distrarre gli altri, pero’ se un alunno si volesse alzare per un motivo valido,io insegnante non glielo proibirei.

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  6. Eugenie Mieke

    La disciplina è essenziale, non solo permette al professore di spiegare e allo studente di capire ed apprendere, ma è più che altro una forma di rispetto che colui che insegna deve pretendere. La cosa importante è che la classe riesca a capire da sola quando è il momento di fare silenzio.
    Se io fossi insegnante creerei con i miei studenti un rapporto basato sulla fiducia, ovvero: io spiego e e loro mi rispettano e dopo c’è il momento di svago ove avviene uno scambio di opinioni. Mi rendo conto però che per ottenere questo tipo di rapporto il professore si deve far valere e deve stabilire fin dall’inizio delle regole.

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  7. Cate2505

    E’ ovvio che qualsiasi insegnante desidera nella propria classe un silenzio assoluto in modo tale da poter lavorare al meglio, ma se fossi io una maestra e dovessi insegnare a dei bambini avrei la consapevolezza che essendo piccoli e in fase di crescita e quindi molto vivaci sarebbe un tormento per loro chiedergli ed imporli il silenzio totale.
    Credo che anche il movimento all’interno di una classe sia talvolta fondamentale; essendo una studentessa so perfettamente che stare cinque ore a sedere ad un banco ( o otto ore nel caso del rientro alle elementari) non è per niente facile.
    A mio parere una classe disciplinata è innanzitutto una classe composta da persone che sanno stare insieme rispettandosi l’uno con l’altro e con l’insegnante; riuscire a comportarsi in modo tranquillo, e collaborativo è fondamentale e ciò potrei far si che accada attraverso lavori di gruppo e altre attività che portano alla partecipazione più attiva di ogni singolo alunno.

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  8. Lucia Candidori

    La mia esperienza nella scuola primaria è stata quasi del tutto positiva, il mio rapporto con le insegnati e con i miei compagni è sempre stato buono e il clima sempre disteso. Secondo me la componente silenzio durante una lezione è necessaria, però non il silenzio imposto dalla paura, ma dalla consapevolezza. Una classe educata è quella, a mio parere, che riesce a stare in silenzio, sapendo che è necessario a mantenere un clima tranquillo e disteso, utile a capire del tutto la lezione che viene spiegata. Per quanto riguarda il movimento, il bambino per distrarsi dovrebbe passare almeno un’ora o più in un cortile, relazionandosi con i compagni e prepararsi a tornare sui banchi di scuola. Interessante potrebbe essere cambiare ogni tanto la disposizione dei banchi all’interno della classe, a mio parere la cattedra non dovrebbe essere soprelevata, ma al pari dei banchi dei bambini e la disposizione a ferro di cavallo secondo me è la migliore tra tutte, perchè il bambino non viene umiliato ma si sente a suo agio poichè questa disposizione gli permette di guardare i suoi compagni in faccia e non di spalle, come nella disposizione a file di coppie o terzetti. Nel caso non fosse possibile la disposizione a ferro di cavallo, secondo me non deve MAI avanzare un banco, perchè il bambino in quel banco verrà automaticamente escluso dalla classe, non potendosi relazionare con un bambino al suo fianco.

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  9. Chiara Bocci

    Io penso che per seguire bene una lezione ci sia bisogno di un certo clima: silenzio ma anche sentirsi a proprio agio nel senso che se si scambiano due parole con qualcun’altro non ci deve essere problema. Sono d’accordo che un insegnante debba mantenere la disciplina però deve essere anche “flessibile” e concedere un attimo di svago agli alunni ogni tanto; ad esempio non richiamandoli subito se parlano con i compagni. Secondo me ai bambini della scuola primaria deve essere insegnato che durante le lezioni bisogna stare in un certo modo e che a scuola non si può fare ciò che si vuole ma è anche giusto che i bambini vengano messi più a loro agio possibile dato che a scuola ci dovranno passare 13 anni (se non succede niente). Alle medie, dove i bambini sono diventati ragazzi che stanno per entrare nell’adolescenza, bisogna approcciarcisi in modo diverso: ci vuole la mano ferma perché i professori devono farsi rispettare ma bisogna anche essere disponibili a “chiudere un occhio” capendo la situazione.
    Se io fossi un’insegnante farei come scritto sopra: cercherei di farmi rispettare e mantenere il silenzio ma se sentissi un leggero brusio non richiamerei subito chi parla, tanto se uno chiacchiera per 10 minuti secondo me non succede niente perché in quei pochi minuti non è che viene spiegato qualcosa di irrecuperabile. A scuola bisogna starci bene senza temere i professori poliziotti

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    1. Benedetta Simoncini

      La mancanza di rispetto non è soltanto ricollegabile ad una mancanza di disciplina, ma a stati d’animo che la influenzano. Il professore dovrebbe quindi permettere allo studente di aprirsi alle proprie difficoltà, parlarne e trovare il giusto modo per risolverle.

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    2. Giulia.L.Davide. Annalisa

      per prima cosa bisogna vedere fino a che punto si spinge, e prenderei provvedimenti di conseguenza. se l’offesa fosse pesante lascerei prendere provvedimenti ai miei superiori senno se l’offesa non fosse grave deciderei io qualcosa che pero non penalizzi troppo l’andamento generale del ragazzo.

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  10. Mr.Robot

    essendo la scuola un strumento di manipolazione non dovrebbe esistere, perchè ritaglia i pensieri dei bambini fin da piccoli distruggendo le loro idee e orientandoli verso una società malata.

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  11. Secondo noi, innanzitutto bisogna mantenere un atteggiamento di rispetto nei confronti della maestra, perchè è importante che fin da piccoli si impari a rispettare le persone più grandi di noi. Le maestre non devono assumere un tipo di insegnamento dittatoriale ma lasciare che il bambino possa esprimersi. Lo stesso discorso vale anche per i professori delle medie e del liceo. Se fossimo insegnanti, cercheremo di avere un legame con gli studenti, parlando anche di argomenti che piacciono a loro.

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  12. Niccolò e Simona

    Secondo noi la disciplina non deve essere troppo rigorosa da non permettere agli studenti di potersi esprimere quando l’insegnante richiede un comportamento restrittivo.
    Ma è comunque importante che il bambino acquisisca il rispetto verso le persone più grandi.
    Per mantenere il comportamento corretto in classe, gli insegnanti dovrebbero essere rispettosi dei diritti degli studenti, facendogli esprimere le loro idee, ma avendo comunque un livello di rispetto alto, dagli studenti, anche se piccoli in modo tale da poter riprendere in mano la classe quando questa si dimostra eccessivamente disattenta.

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