Cambiare i paradigmi dell’educazione

 

[Per i ragazzi di quinta.]

Vi prego di guardare con attenzione questo video e di commentarlo, facendo attenzione in particolare ai seguenti punti:

1. La scuola distingue le persone intellettuali da quelle che non lo sono; da questa distinzione scaturisce una sostanziale discriminazione verso le persone che non si adeguano alla concezione scolastica di intelligenza e di cultura.

2. La scuola è organizzata sul modello della fabbrica, come una catena di montaggio.

3. La scuola che spegne il pensiero divergente.

4. Importanza dei gruppi e della collaborazione per l’apprendimento.

30 pensieri su “Cambiare i paradigmi dell’educazione

  1. mara

    la scuola di oggi isola le persone meno capaci per valorizzare coloro che riescono meglio e che quindi danno l’illusione all’insegnante di saper fare il proprio lavoro…inoltre le lezioni sono fondate sul verbalismo e sull’enciclopedismo pensando che più cose si sanno e più si fa piacere all’insegnante o che piu cose si insegnano agli studenti e più si fa meglio il proprio lavoro…mancano gli stimoli che possano permetterci di interessarci seriamente a ciò che studiamo esclusivamente in maniera mnemonica per ottenere buoni voti…
    tuttavia non condivido il ragionamento di molti studenti che preferiscono abbandonare la scuola…nella vita bisogna rischiare poichè anche se nulla è certo è sempre meglio avere qualche asso nella manica…

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    1. Anonimo

      Il video parla di un nuovo paradigma dell’educazione, cioè di un modo diverso di concepire la scuola. Secondo te come dovrebbe essere questo nuovo paradigma? Cioè: come dovrebbe cambiare la scuola?

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      1. mara

        io non chiedo che si debbano cambiare gli orari scolastici o cose del genere altrimenti si dovrebbe andare incontro alle esigenze di troppe persone…però si potrebbe rendere diversa la lezione…stare seduti cinque sei ore tra i banchi di scuola non è una passeggiata…spesso ci sentiamo frustrati…ad esempio l idea di fare lezione fuori non mi sarebbe dispiaciuta…per non parlare dei prof che sembra facciano di tutto per rendere pesante la lezione…credo che si possa insegnare e imparare anche abbandonando quest’atteggiamento di freddo distacco..un clima familiare renderebbe più leggero il tempo che passiamo “nelle quattro mura”..è anche molto probabile che il grosso problema non sia tanto della scuola ma della societa…si è diffusa l idea che a scuola ci sia annoia e che anche se studi non hai prospettive…siamo relegati ai margini e viviamo in un clima di paura e incertezza per quanto riguarda il futuro…

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  2. ivana

    il video espone in modo molto chiaro la situazione scolastica in cui ci troviamo. Spesso la scuola non offre stimoli che invoglino i ragazzi a studiare ed è impostata sempre su gli stessi metodi di fare lezione.

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  3. Anonimo PC

    Secondo me è vero che la scuola è organizzata sul modello della fabbrica, in cui tutti gli alunni rappresentano gli operai che sono sottomessi a delle regole imposte dai docenti che rappresentano i dirigenti della fabbrica. Infatti non siamo noi alunni a decidere quali materie svolgere, con quali insegnanti fare lezione o l’orario d’uscita e d’entrata. A volte anche le esigenze più banali non vengono rispettate.

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  4. francesco

    Capita molto spesso che nell’ambiente scolastico possano nascere delle discriminazioni su alcuni soggetti ritenuti al di sotto delle aspettative da parte di alcuni insegnanti mentre per altri capita l’effetto contrario dove si viene sopravvalutati. Non è assolutamente corretto affermare che un individuo che ottiene ottimi risultati a scuola possa avere successo nella vita,anzi la scuola non si propone come vuole farci credere di prepararci ad affrontare la vita ma solamente di darci tante informazioni che vengono assimilate mnemonicamente senza avere poi risvolti positivi nell’attività extrascolastica

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  5. mrcsrn

    ognuno è libero di scegliere se studiare o lavorare. sicuramente oggi non si pongono più grandi aspettative nello studio e nel conseguente lavoro che potrebbe dare. inoltre penso che oggi la scuola non si dovrebbe basare solo sul trasmettere saperi…perchè adesso c è internet e lì ci si trova di tutto…dalla cucina agli eventi storici.Penso che la scuola si debba evolvere su questo aspetto,anche perchè una lezione studiata oggi,domani la si dimentica. si dovrebbe riflettere sugli eventi della vita quotidiana,pur sempre facendo riferimento a eventi del passato. La scuola a mio parere è troppo gerarchizzata, cosa non negativa fin quando non si presentano abusi di potere.Per questo sarebbe meglio evitare verifiche, è preferire il lavoro di gruppo con l’educatore stesso. ci farebbe odiare di meno l’educatore. 🙂

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      1. mrcsrn

        Bella domanda..in realtà non ci ho mai pensato..perchè significherebbe eliminare il problema dalla radice,di conseguenza rivoluzionare l’intero sistema scolastico,cosa troppo grande rispetto a me. sono a conoscenza di scuole private che invece di giudizi utilizzano favole per raccontare il percorso svolto dal bambino durante l’anno scolastico. Ora non chiedo questo poichè per ragazzi di scuole superiori sarebbe ridicolo, però insomma il concetto è questo. bisognerebbe dare più valore a quello che è la persona in sè per sè e non paragonarla a numeri.Così si verrebbe a scuola con più piacere e senza angoscia.

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  6. angy

    il video mostra esattamente ciò che accade nelle scuole contemporanee. Sono sempre più frequenti in ogni classe le discriminazioni e i pregiudizi su chi è più intelligente e capace e a priori prende voti alti senza meritarli, creando disagio negli alunni sottovalutati che si convincono di essere davvero non all’altezza e di conseguenza nn rendono al meglio perchè demoralizzati; inoltre ci rende passivi poichè tutta la lezione è basata sul verbalismo impedendoci di mettere in atto ciò che apprendiamo difatti dimentichiamo con il passare del tempo la maggior parte delle lezioni studiate e perciò non siamo stimolati nel farlo.

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    1. Anonimo PC

      Spesso i docenti pretendono troppo da noi non considerando che oltre alla scuola abbiamo i nostri interessi,le nostre passioni..
      La scuola è importante ma non è tutta la nostra vita e ai tempi di oggi è incerto anche il fatto che ci possa garantire un futuro. Tanti anni di studio e poi ti ritrovi con nulla in mano a parte un foglio di carta.

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  7. michela

    Anche secondo me la scuola distingue le persone intelletuali da quelle che non lo so creando dei disagi all’interno della vita scolastica e creando anche della difficoltà tra i ragazzi della stessa classe perchè si crea anche una certa competizione a chi riceve il voto più alto

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  8. Anonimo

    C’è discriminazione da parte degli insegnanti nei confronti degli alunni,in base al loro modo di fare. I docenti sono più aperti nei confronti di chi si impegna per ottenere voti alti ; e mettono da parte invece coloro che hanno un atteggiamento di “menefreghismo”. A mio parere questo non è positivo perchè è importante che gli insegnanti devono aprire le porte anche ai pensieri di coloro che si distinguono dagli altri e vengono considerati da loro stessi “inutili”.Concludo dicendo che la scuola di oggi non da spazio ai pensieri divergenti perchè è fondata su una serie di regole e questo è alquanto negativo.

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    1. angy

      si ma poi se un alunno si rende conto di aver sbagliato e vuole rimediare studiando e cercando di prendere buoni voti il professore ormai ha quell’idea di lui e continua così…anche se fa un’interrogazione da otto o nove…questo succede spessissimo. E poi se un ragazzo ha un atteggiamento menefreghista per un qualche motivo il docente da persona più matura dovrebbe fare un tentativo nel cercare di capire il perchè di quel modo di fare e invogliarlo a cambiare…non fare il menefreghista più dell’alunno!

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  9. Anonimo

    Più che altro il video dice che la scuola opera discriminazioni verso quelli che non seguono il suo modello di intelligenza. Cio+: o sei intelligente nel modo che vuole la scuola, o sei considerato stupido e quindi discriminato. Mentre sappiamo oggi che esistono molte intelligenze, e quella logico-matematica e quella linguistica, preferite dalla scuola, sono solo due tra le tante.

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  10. NNRDLL

    C’è discriminazione da parte degli insegnanti nei confronti degli alunni,in base al loro modo di fare. I docenti sono più aperti nei confronti di chi si impegna per ottenere voti alti ; e mettono da parte invece coloro che hanno un atteggiamento di “menefreghismo”. A mio parere questo non è positivo perchè è importante che gli insegnanti devono aprire le porte anche ai pensieri di coloro che si distinguono dagli altri e vengono considerati da loro stessi “inutili”.Concludo dicendo che la scuola di oggi non da spazio ai pensieri divergenti perchè è fondata su una serie di regole e questo è alquanto negativo.

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  11. francesco

    Ad esempio nell’attività lavorativa io sentirei l’esigenza di sviluppare delle abilità(ad esempio manuali) che mi possano aiutare a immedesimarmi meglio nell’ambiente lavorativo e che mi permettano di affrontare meglio questa nuova realtà

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  12. solare

    io credo che la scuola di oggi non è organizzata, avvengono troppe discriminazioni e sambra che solo chi è più bravo e prende voti alti viene considerato più intelligente rispetto ad altri. la scuola non ci prepara pienamente al nostro futuro, e soprattutto quello che voglio sottolineare è che la scuola e i professori non comprendono i nostri veri interessi e le nostre passioni…

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    1. Anonimo

      E’ che se vai, che so, al pedagogico, si presuppone che il tuo interesse vada verso la pedagogia. E quindi uno che ti insegna la pedagogia non dovrebbe farsi troppi problemi per capire i tuoi “reali interessi”.

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  13. francesco

    è proprio questo il problema della scuola italiana non incentivare attività che possano preparare noi giovani ad affrontare meglio il mondo del lavoro.Il pensiero della scuola è unilaterale si pensa solamente a preparare noi studenti culturalmente ad aumentare le nostre capacità intellettive e allora mi chiedo un soggetto che non è portato all’attività scolastica cosa dovrebbe fare una volta terminata la scuola??Ciò può determinare come spesso accade il ritiro dalla scuola

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    1. Antonio Vigilante

      Bella domanda. Il sistema scolastico in Italia è profondamente conservatore, e quasi irriformabile. Una proposta di cambiamento radicale susciterebbe proteste da parte di tutti, studenti compresi. L’unica cosa che si può fare, a mio avviso, è cercare di cambiarlo dal di dentro, cercando modi alternativi di lavorare. Penso che la maieutica reciproca possa essere un metodo interessante per operare questo cambiamento dal di dentro.

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