La felicità

In terza stiamo studiando Aristotele. Abbiamo seguito la sua ricerca sulla felicità, nell’Etica Nicomachea. Per Aristotele la felicità piena consiste nella virtù della parte migliore dell’anima. Poiché la parte migliore dell’anima (e dell’uomo) è l’intelletto, la felicità consisterà nella contemplazione, che è l’attività più completa dell’intelletto:

Quest’attività è infatti la più alta; infatti l’intelletto è tra le cose che sono in noi quella superiore, e tra le cose conoscibili le più alte sono quelle a cui si riferisce il pensiero. Ed è anche l’attività più continua; noi infatti possiamo contemplare più di continuo di quanto non possiamo fare qualsiasi altra cosa. Pensiamo poi che alla felicità debba essere congiunto il piacere e si conviene che la migliore delle attività conformi a virtù è quella relativa alla sapienza; sembra invero che la filosofia apporti piaceri meravigliosi per la loro purezza e solidità; ed è logico che il corso della vita sia più piacevole per chi conosce che non per chi ancora ricerca il vero. E l’autosufficienza di cui abbiamo parlato si troverà soprattutto nell’attività contemplativa. Infatti è pur vero che dei mezzi necessari al vivere hanno bisogno sia il sapiente, sia il giusto, sia gli altri uomini; tuttavia, una volta che siano stati provvisti sufficientemente di essi, il giusto ha ancora bisogno di persone ch’egli possa trattare giustamente e con le quali esser giusto, similmente anche l’uomo moderato e il coraggioso e ciascuno degli altri uomini virtuosi; l’uomo sapiente, invece, anche da se stesso potrà contemplare, e ciò tanto più, quanto più è sapiente; forse è meglio se ha dei collaboratori, ma tuttavia egli è del tutto autosufficiente. Inoltre sembra che l’attività contemplativa sia la sola ad essere amata per se stessa; infatti da essa non deriva alcun altro risultato all’infuori del contemplare, mentre dalle attività pratiche ricaviamo sempre qualcosa, più o meno importante, oltre all’azione stessa. (Etica Nicomachea, libro X, 7, 1177 a-b).

Occhio e croce, direi che non molti di voi sono d’accordo con Aristotele. Ed allora proviamo a rifare la ricerca dal principio: in cosa consiste la felicità?

63 pensieri su “La felicità

  1. queen

    secondo me la felicità non è qualcosa che si può definire….. però, facendo un tentativo la felicità è fare quello che si sente in relazione alle situazioni e gli stati d’animo del momento

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  2. paola e paola

    per noi la felicità è sapere k esiste una pers al mondo k prova reciproci sentimenti per noi…….da paola bartoli x me la felicità è avere la certezza k dopo la morte sarò nelle braccia del signore xke lui mi ha salvata dal peccato morendo sulla croce al mio posto…inoltre x noi la felicità è la forza della vita quando un giorno diventeremo mamme

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  3. Anna e Chiara

    la felicità è uno di quei momenti della propria vita in cui ci si allontana dai dispiaceri e dolori che purtroppo esistono per tutti…si vive meglio quando si è felici grazie alle persone che ti sono sempre vicine e che ti vogliono bene…ti fanno capire che sei importante.xkè c’è gente ke non è felice?

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  4. Queen: infatti ho chiesto cosa vuol dire per voi.
    Paola & Paola: Lasciamo da parte il discorso religioso. Nel caso dell’amore, la felicità non dipende da noi, perché la persona che amiamo può lasciarci, ed allora siamo infelici. Anci: forse l’infelicità di quando si è abbandonati è più grande della felicità di quando si è amati.

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  5. titta

    essere mamma é una cosa bellissima. io quando vedo il mio ANGIOLETTO mi riempio di gioia mA NON è SOLO QUESTO CHE CONTA. BISOGNA ANCHE STARE BENE CON SE STESSI E CON COLORO CHE CI CIRCONDANO.mA NONOSTANTE TUTTO CHIEDO INFINITAMENTE GRAZIE AL SIGNORE PER AVERMI DATO UNA COSA COSì STUPENDA E QUINDI DI Avermi riempita di felicità……….

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  6. prof, meglio non fare progetti che vanno oltre i 5 giorni.
    se oggi mi prefiggo di fare una cosa sarò felice di realizzarlo, ma tra qualche tempo quella determinata cosa non è più una mia aspettativa, quindi non c’è felicità. non so so cosa può rendermi felice, quando sono felice non lo so manco io il perchè, viene qnd meno me l’aspetto, anche per le cose più banali

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  7. paola e paola

    da paola b…siete un po troppo negativo…io amo manuel alla follia pur nn soffrendo…amare è 1 cosa stupenda.è un controsenso dire ke x amare bisogna star male……
    da paola d l..prof forse avete ragione xke avrete piu esperienza…xo produce felicità anke la speranza di nn soffrire..è poi essere pessimisti nell amore a quest età nn va bene…come dice aritotele:i giovani sono felicità allo stato puro!!by paola e paola

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  8. titta

    Per rendere felice mio figlio devo donargli serenità e amore.poi non devo fargli mancare nulla sempre nei limiti e la cosa più importante è che per lui darei la vita e tutto ciò che mi appartiene……

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  9. Paola e Paola: Basta aprire i giornali e vedere quante storie d’amore finiscono in tragedia. Io sono cresciuto in un periodo in cui Albano e Romina erano la coppia perfetta, e cantavano “Felicità”. Poi si sono lasciati. Credo che abbiano sofferto molto entrambi.
    Naturalmente spero che a voi non succeda.

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  10. paola e paola

    k carrrriiiinooooo………..cmq noi viviamo con questa certezza e cio procura felicità…ovviamente la felicità è vista oggettivamente e se cio ci procura felicità ben venga…
    auguriamo anke a voi tanta felicità.-…e soprattutto ke troviate 1 fidanzata manfredoniana=)

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