Schiavitù e caporalato

Vi segnalo questo commento, che altrimenti vi sfuggirebbe, perché riguarda questa vecchia discussione

..ciao a tutt*. Mi chiamo sara e sono una studentessa universitaria che si sta laureando in antropologia, con una tesi proprio sul caporalato in provincia di Foggia e lo sfruttamento della manodopera straniera…ho parlato più volte con antonio vigilante tramite mail e mi ha inviato il link di questo blog:complimenti a tutt*, è veramente ben fatto ed ha stimolato anche me alla discussione. Se volete saperne di più sull’argomento immigrazione, sulla percezione che gli italiani hanno dei lavoratori migranti, su come funziona il sistema del caporalato, chiedete pure…non sono certo un’esperta, solo una persona che da mesi sta studiando questo fenomeno e alla quale farebbe piacere discuterne e condividere con gli altri quello che sta imparando…
in ogni caso buon lavoro
sara
p.s. il simbolo * alla fine delle parole non è un errore di stampa.Per chi non lo sa è un segno convenzionale adottato negli anni 70 per riferirsi contemporaneamente a uomini e donne…

Sarò felice se vorrete approfittarne.

16 pensieri su “Schiavitù e caporalato

  1. nunzia

    Ciao sono nunzia frequento il terzo liceo socio psico pedagogico . Ti andrebbe di parlare in maniera sintetica del caporalato . Voglio capire meglio di cosa si tratta. So che tu puoi aiutarmi.

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  2. sara

    ciao a tutt*!
    Scusate il ritardo ma sono stata occupata con la tesi, che finalmente sembra in dirittura d’arrivo.Per nunzia,queen, e chiunque altr* sia interessato all’argomento, in brevissimo il caporalato consiste in un’azione di intermediazione illegale tra datore di lavoro e braccianti agricoli da parte di questi mediatori, appunto definiti comunemente caporali.In pratica il caporale si occupa di organizzare le squadre di braccianti italiani e stranieri (ora perlopiù Rumeni, Polacchi e Bulgari), prelevandoli dai luoghi dove sono confinati (capannini, case occupate…) molto spesso gestiti dagli stessi caporali; successivamente trasporta i braccianti con macchine o pullmini nell’azienda dove lavorano e torna a riprenderli a fine giornata; se svolge anche la funzione di capo-squadra, allora rimarrà presente sul luogo di lavoro a controllare i braccianti e ad incitarli o rimproverarli, a seconda delle richieste del datore di lavoro.Il punto è che i caporali per svolgere tali “servizi” trattengono una percentuale (solitamente il 20%) sulla già misera paga dei lavoratori, senza contare che spesso percepiscono anche una retribuzione dagli stessi datori di lavoro, e soprattutto quest’azione è un’azione illegale perchè permette al caporale di sostituirsi all’ente pubblico che dovrebbe occuparsi del collocamento, gli attuali Centri per l’Impiego. In tutto questo tram- tram il datore di lavoro riceve numerosi vantaggi perchè rivolgendosi al caporale evita di pagare contributi e spese amministrative necessarie per le assunzioni regolari, o per regolarizzare la posizione giuridica dei braccianti stranieri; il caporale, come abbiamo visto, prende una paga sia dal datore che sottraendola dagli stipendi dei braccianti e i braccianti, soprattutto migranti clandestini, come si può immaginare, ricevono solo svantaggi perchè non hanno alcun mezzo per rivendicare i propri diritti (dal momento che rivolgendosi al sindacato verrebbero licenziati in tronco e quindi dovrebbero immediatamente tornare nei loro paesi) e sono costratti a subire ogni genere di abuso perchè hanno un estremo bisogno di soldi, e sono tenuti sotto ricatto da imprenditori e caporali…Come prima spiegazione mi auguro che sia abbastanza chiara.Colgo però l’occasione per segnalare a tutt* un’incontro a quale siate tutt* invitati proprio sul tema del caporalato e dello sfruttamento della manodopera immigrata nel foggiano, organizzato all’interno di una giornata per i diritti umani che ogni anno organizziamo con la mia associazione, l’Unione Giovanile Troiana.L’incontro si terrà intorno al 29 dicembre a Troia, vi terrò informati di volta di volta sui nuovi sviluppi…
    Se vi va, potete dirmi ciò che pensate di questo sistema di sfruttamento che in breve ho cercato di delineare…Richieste di chiarimenti e ogni tipo di curiosità sono ben accette!
    Grazie di questo bello spazio
    Sara

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  3. Mary XIX

    vabbè sara, nn ci 6… cmq questo paese sta andando proprio in fumo… non solo ospitiamo stranieri x lavorare e loro ci devono pure ammazzare. NOOO! sto’ prodi prima o poi lo pikkio. ancora adesso si sveglia.

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  4. carla

    Mi piacerebbe conoscere in maniera più approfondita l’argomento del caporalto.
    Sono della provincia di Foggia, iscritta a sociologia ad Urbino e vorrei intraprendere uno studio su questo fenomeno.
    grazie
    Carla

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  5. Ciao Carla,

    sul caporalato ti suggerisco di dare uno sguardo al blog “Mani Sporche” (http://manisporche.wordpress.com). Dal blog puoi scaricare anche un dossier sul caporalato nella provincia di Foggia.
    Ti suggerisco inoltre, per iniziare, la lettura del libro di Sara Curci, “Nero, invisibile, normale” (qui una mia recensione: http://www.microstorie.net/microstorie/blog.php?id=58). Importante è anche il libro “Uomini e caporali”, di Alessandro Leogrande (Mondadori).
    Sono a tua disposizione per ogni altra richiesta.

    Un saluto,
    a.

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