Stiamo cominciando lo studio del pensiero di Comenio, il grande teologo, filosofo e pedagogista boemo. Tra le sue opere giovanili ve n’è una molto singolare: Le lettere al cielo (Listové do nebe), pubblicate in lingua ceca nel 1619. In quest’opera i poveri scrivono a Cristo per lamentarsi del loro stato e chiedere maggiore giustizia. A loro volta i ricchi scrivono per accusare i poveri di pigrizia. Cristo risponde agli uni e agli altri, e conclude annunciando la prossima fine del mondo ed il giudizio universale.
Nella lettera di Cristo in risposta alle lamentele dei poveri si legge:
“Gradireste uguaglianza tra tutti nei beni e nelle ricchezze, e che io non concedessi a uno più che all’altro. Ma riflettete voi su quel che dite, e comprendete voi che così facendo vi spingete al di là di quel che vi spetta, che ponete le vostre opinioni al posto della guida divina? Rispondete a questa mia domanda: sono forse tutte le giornate dell’anno egualmente serene e calde? E vorreste pretenderlo? E ancora: sono forse tutti gli alberi egualmente alti? Hanno essi tutte le foglie della stessa grandezza? portano forse eguali frutti? Oppure alcuni, essendo completamente privi di frutti, sono diversamente utili? Hanno forse tutti i fiori lo stesso profumo? Dovrebbero forse essere tutti dello stesso colore? Converrete, forse, che la diversità e la varietà in queste cose sono cagione [= causa] di nobiltà e ragione della saggezza divina. E allora? Dio non deve forse attuare la sua saggezza per la sua creatura più nobile? […] Come l’argilla nelle mani del vasaio è formata a suo piacimento, così il Creatore, che ha nelle mani l’uomo, lo tratta a suo giudizio. Oserà forse dire l’argilla al vasaio: Perché mi tratti così? Perché di me hai fatto questo e non quest’altro? Badate, miei cari, che la vostra lingua s’allontani dalla bestemmia!”. (Comenio, Scritti teologici e artistici, a cura di A. Cosentino e A. Wildovà Tosi, Claudiana, Torino 1999, pp. 48-49.)
In sostanza, Cristo dice che la disuguaglianza nella società non è differenza dalla disuguaglianza osservabile nella natura, e fa parte del piano divino. Non è possibile chiedere che sia sempre primavera: allo stesso modo, è bene che i poveri accettino il ruolo che Dio ha assegnato loro.
Una posizione non troppo diversa si trova nel Catechismo della Chiesa Cattolica, dove si legge che esistono differenze nella distribuzione dei “talenti” tra gli uomini, che sono volute da Dio:
“Tali differenze rientrano nel piano di Dio, il quale vuole che ciascuno riceva dagli altri ciò di cui ha bisogno, e che coloro che hanno « talenti » particolari ne comunichino i benefici a coloro che ne hanno bisogno. Le differenze incoraggiano e spesso obbligano le persone alla magnanimità, alla benevolenza e alla condivisione; spingono le culture a mutui arricchimenti” (par. 1937; ma è da precisare che le differenze eccessive sono considerate inique e pertanto contrarie al Vangelo nel successivo paragrafo 1938).
Che ne pensate? Considerate le disuguaglianze sociali come un male necessario, che serve all’armonia della società, oppure credete possibile una società senza disuguaglianze?
La classe quarta D è on-line.
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Su, ambress.
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Secondo noi per vivere in una società migliore dovremmo considerarci tutti uguali,indipendentemente dal colore della pelle,della posizione economica e sociale e dalla bellezza.
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Le disuguaglianze non sono dei mali necessari alla società sono utili se non troppo differenti per non avere una società monotona nella quale gli individui non possono confrontarsi gli uni con gli altri.Però allo stesso tempo non ci dovrebbero essere differenze troppo marcate…non ci dovrebbero essere persone estremamente ricche ed altre estremamente povere.
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Noi pensiamo che tutti gli uomini siano uguali e che se alcuni sono poveri ed altri ricchi o hanno altre differenze tra di loro è solo per le possibilità che gli sono state offerte dalla vita e dall’ ambiente circostante. Per questo non ci sembra giusto che qualcuno sia estremamente ricco o povero e se in molti casi avviene questo bisogna che i più ricchi porgano aiuto ai più poveri e che di conseguenza si raggiunga un equilibrio.
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Noi crediamo ke le diseguaglianze sociali siano sbagliate e giuste allo stesso tempo xk servono all’armonia della societa’,ma nn devono esserci diseguaglianze a tal punto da non permettere la sopravvivenza di alcuni individui,e x questo sarebbe migliore un mondo senza diseguaglianze.
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Entrambe pensiamo che le disuguaglianze portano a una frantumazione della società in quanto vi è un profondo distacco degli uomini gli uni dagli altri. Ma, in verità, non dovrebbe essere così in quanto la comunità è un organismo reso attivo dalla collaborazione e partecipazione di tutti i cittadini che ne fanno parte. Infatti solo così l’ uomo può essere considerato “completo”, e raggiungere la felicità perchè come diceva Aristotele “l’ uomo è un animale razionale e sociale” che solo non arriverebbe al raggiungimento di alcun fine.
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Per Carmen e Ilaria: E se i ricchi non vogliono aiutare i poveri, che si fa?
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istintivamente mi verrebbe da dire che un mondo senza disuguaglianze sarebbe un mondo “piatto”,sempre uguale…..quindi privo di stimoli per migliorare la propria condizione sociale ………..tuttavia devo ammettere che questo mio punto di vista rispecchia il mio stato di “benessere sociale”……basta pensare al fatto che in questo momento sono ascuola , posso in un certo senso ritenermi fortunata di questo….all’una e trenta tornero a casa e trovero un pasto caldo ed una fami9glia ad aspettarmi………..non penso che risponderei allo stesso modo se mi trovassi in una condizione di povertà, se stasera invece di tornare a casa dovessi andarmi a coricare sotto un ponte …………quindi non riesco ad esprimere un opinione ben precisa a proposito.o meglio ritengo che la mia opinione non sia affatto oggettiva………!personalmente ritengo le differenze un incentivo, un continuo sforzo per cercare di raggiungere un obbiettivo!
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ciao a tutta la 4^D!!!
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Per noi è impossibile immaginare che nel mondo non ci siano disuguaglianze sociali, perchè nella realtà in cui viviamo è evidente la distinzione tra ricchi e poveri, anche se preferiremmo che questa distinzione non ci fosse, perchè così tutti gli uomini sarebbero uguali e non ci sarebbero più tensioni e cattiverie.
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Per Marylin e Antonella: Però qualcuno potrebbe osservare che un organismo è fatto di parti nobili e meno nobili (cuore, cervello e… fegato). Che ne dite?
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prof rispondetee:((
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Per il professore: non tutti i ricchi sono avidi infatti esistono molti che sono disponibili all’aiuto. Se poi ci sono altri ricchi non disponibili bisogna trovare un modo per spronarli.
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Myriam: Però occorre uno stato di benessere minimo, affinché la differenza possa essere uno stimolo per migliorare, o no? Se uno non ha nemmeno di che mangiare, in che modo può pensare di migliorarsi?
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Secondo noi,postazione n’10,crediamo che la parola disugualianza abbia un forte significato all’interno della nostra Società;infatti molti di noi associano a questa parola molta discriminazione e diversità tra le varie etnie,religioni e culture facendo si che molti di questi,che vivono nel nostro paese vengono accolti come persone diverse. Altre invece,come noi credono che la società debba considerare tutti diversi l’uno dall’altro senza discriminazioni,esaltando non il colore della pelle, la religione o altro, ma ciò che ognumo possiede dentro di se…baci baci baci
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Carmen e Ilaria: In che modo?
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Per Katia e Serafina: Sono d’accordo. Però non siamo in un mondo di persone uguali. In che modo pensate che si possa raggiungere l’uguaglianza?
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secondo noi,la presenza delle disuguaglianze nel mondo è accettabile se moderata…la loro assenza comporterebbe un mondo privo di avversità e competizioni,poichè essi contribuiscono all’armonia del mondo.
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be a questo punto bisogna definire in modo preciso e dettagliato di che tipo di disuguaglianza vogliamo discutere….altrimenti sarebbe impossibile trovare delle conclusioni alla questione!!!parlare di disuguaglianze vuol dire tutto e niente ..è come parlare dell’amore!è un argomento troppo vasto per essere analizzato ………………io mi riferivo alle disuguaglianze sociali minime…es:tra un imbianchino e Briatore….
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Anto e Lusy: Ma se uno lavora otto ore al giorno, facendo un lavoro faticoso, ed un altro lavora quattro ore facendo un lavoro facile, e il primo guadagna meno del secondo, dite che esiste un’armonia del mondo?
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Angela : Dio, in principio ha creato alcune differenze, in questo caso fra “ricchi e poveri”, ma credo che ‘uomo le ha
accentuate di più, creando delle vere e proprie disugualianze. Non credo possa esistere una società egualitaria, in quanto “l’uomo è diverso dai propri simili”
e molti sono tentati dal Male.
Dio ha dato all’uomo la libertà di scegliere, alcuni però ne hanno usufruito troppo creando quello che oggi possiamo notare, una società fondata solo su disugualianze.
Giusi : io credo che la società in cui viviamo sia creata dall’uomo e condizionata da Dio. Per me è impossibile creare una società egualitaria perchè ogni uomo è diverso e agisce in maniera differente proprio perchè Dio ha dato all’uomo la possibilità di scegliere dandogli dei “talenti” da usare a “piacimento” ma comunque facendosi riferimento a Lui. Dio nella creazione del mondo ha creato tutti gli esseri viventi diversi tra loro e questo spiega la diversità che c’è nel mondo.
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Crediamo che in futuro se tutti gli uomini riuscissero a raggiungere come obiettivo L’UGUAGLIANZA SOCIALE il mondo non sarebbe più sovrastato da guerre di ogni tipo.Anche se ciò può sembrare assurdo noi pensiamo che il punto di partenza sia l’ottimismo.
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da un punto di vista oggettivo sarebbe fin troppo perfetto vivere in una comunità priva di disuguaglianze tra ricchi e poveri, ma nella realtà non è così e infatti tutti i giorni ci troviamo a superare ostacoli dovuti proprio dalle nette differenze sociali. Soggettivamente pensiamo che magari dovrebbero essere le nuove generazioni a dare una svolta a questa realtà quasi sempre sbagliata, mettendo da parte i pregiudizi e portando avanti la società offrendo il meglio che ognuno ha indifferentemente dalla posizione sociale.
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per il prof:pensando che tutti abbiano un cuore, facendo vedere loro le condizioni in cui vivono realmente i poveri e cioè senza cibo, casa, igene, acqua, vestiti, ecc…potrebbero cambiare idea offrendo un loro aiuto. se nel caso questo non avviene lo stato potrebbe intervenire aumentando le loro tasse e ricavare un profitto
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Per Myriam: Parliamo di disuguaglianze economiche e di status. Non definirei minima, da questo punto di vista, la disuguaglianza tra un imbianchino e Briatore.
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ma a noi chi ci risponde?Dio????
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Carmen e Ilaria: Le tasse in effetti servirebbero a questo. Il problema è che spesso i più ricchi non le pagano. In generale dunque pensate che sia bene imporre tasse ai ricchi per aiutare i poveri?
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non considerandoci superiori agli altri,infatti rapportandoci con gli altri non adoperiamo comportamenti di discriminazione.
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KATIA E SERAFINA:avete ragione!!!
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giusto Mary!!!!!
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Giusi: Se nasco in una famiglia in cui non c’è da mangiare, in che modo posso far fruttare i miei talenti?
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per maria noi la pensiamo diverso da te
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se tutti saremmo uguali ci sarebbe un mondo scontato!
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Angela: Per avere davvero la libertà di scegliere devi essere libero dai bisogni primari. Avere cibo, abiti e non morire di freddo, almeno.
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…….tuttavia briatore ha lavorato fin da piccolo, ponendosi l’obbiettivo di diventare “qualcuno”……e con tenacia ha saputo farsi strada nel mondo dell’imprenditoria…….forse l’imbianchino si e un po adagiato nella sua condizione sociale, forse neanche ce l’ha un obbiettivo nella vita…….SI ACCONTENTA DI QUELLO CHE è!!!!
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Myriam, molti degli uomini più ricchi d’Italia sono dei grandi delinquenti. Basta seguire i telegiornali per vedere periodicamente questo o quel riccastro finire in galera.
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anch’io la penso come miriam
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A mio parere le disuguaglianze sono qualcosa di orribile…….ma purtroppo esistono e non credo che a questo si possa porre rimedio in quanto da sempre si distinguono i ricchi dai poveri…quindi è evidente che sono un male per la società e non si potranno mai combattere………
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ciao seafina e ka
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Marylin e Antonella (commento 24): Che dovrebbero fare in concreto le nuove generazioni?
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Per Enza grazie della tua opinione, ma risp in maniera chiara che dal tuo commento non si capisce
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Leila: Se vedessi morire un bambino di fame la penseresti ancora così?
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x maria pina e luigia. Noi nn siamo d’accordo con giusi(con angela siamo d’accordo solo perchè ci siamo annoiate a leggere il suo romanzo….)skerziamo! kmq crediamo che pur essendo diversi se si vuole si può raggiungere un equilibrio e non è solo Dio che ci condiziona(come dice epicuro) ma anche la società in cui viviamo…
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si, sappiamo che molto spesso i ricchi non pagano le tasse ed è per questo che da parte dello stato ci dovrebbe essere più controllo ed organizzazione…comunque pensiamo che alla fine i più ricchi avendo un reddito molto alto devono pagare più tasse di una famiglia meno fortunata in modo di arrivare tutti ad uno stesso livello economico e allo stesso tempo lo stato deve chiedere meno soldi ai poveri.
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per il prof: penso aiutando la famiglia, trovando un lavoro…..alla fine i talenti sono tanti e tutti li Hanno basta sapere solo quale è il proprio. Giusi
Angela : prof mi rispiegate la risposta, non è che lo capita molto… :>
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Raffy e Maria Pia: Che dice Epicuro? 🙂
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Per Miriam sn d’accordissimo cn te ank se cm dice Angy dipende dalla fortuna ke si ha nella vita….e cm dice VASCO la fortuna aiuta sempre e cmq gli audaci!
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per maria guarda il tuo commento
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Angela: Voglio dire che uno può decidere di diventare nella vita, che so, un astronauta, se ha una famiglia che lo nutre, lo veste e gli permette di andare a scuola. Altrimenti no.
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Anniiiiina, ha detto Giusi che devi rx
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per serafina non impegnarti molto
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bhe anche i “poveri”finiscono in galera!è inutile accanirsi contro i ricchi….molti di loro sono nati in poverta…….ma non si sono accontentati, si sono dati da fare per cambiare la propria situazione!
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Myriam: Nessun accanimento. Vero è, però, che se un imbianchino vuol diventare miliardario, il metodo migliore è quello di mettersi a spacciare, o fare qualche altra cosa illegale.
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sono sera nn sono d’accordo che se un uomo fa il muratore e xke si accontenta.Ci sono casi in cui ragazzi con problemi economici o di altro genere non hanno continuato gli studi e per questo hanno la possibilità di lavorare unicamente in questi settori per poter sopravvivere.
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Le nuove generazioni dovrebbero dare il cosidetto “schiaffo morale” alle precedenti, ossia il buon esempio, evidenziando, che basandoci ancora sul fatto che solo perchè uno è più povero dell’ altro abbia meno privilegi e non dovrebbe godere degli stessi diritti ma solo di svolgere i suoi doveri, non si fa altro che andare indietro anzichè avanti e invece di garantire progressi si continuerebbe a sbagliare.
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per miriam : non è l’ imbianchino a decidere di fare questo lavoro sicuramente sognava di fare altro e se si accontenta di questo è perchè le possibilità che ha avuto l hanno portato a questo Briatore sicuramente ha avuto ha avuto altre possibilità e fortuna
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Angela: Si prof. in effetti avete ragione, ma quello che conta è la libertà interiore
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no no..assolutamente questa è solo la giustificazione classica che trovano gli spacciatori!!!!che non hanno niente in testa e utilizzano come pretesto del loro gesto la disperazione!!!ci sono tanti modi per scalare la vetta quello e il peggiore!
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Classe 3 A on-line. C’è qualche “esterno” collegato?
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Caro proff a nostro giudizio sarebbe anche bello vivere in una società dove non c’è discrepanza ,dove nessuno potrebbe dire il mio è migliore o peggiore del tuo,dove o il ricco o il povero non siano più tali, ma eguali.
Ma se questo accadrebbe la società non si andrebbe sviluppando nel miglior dei modi.
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SINCERAMENTE PENSIAMO CHE SIA IMPOSSIBILE CHE UNA SOCIETà SIA TUTTA UNIFORME.PERò PUR ESISTENDO “LE CLASSI SOCIALI” NON CI DOVREBBERO ESSERE LE DISCRIMINAZIONI.ANZI,AD ESEMPIO,SE IL RICCO PUò AIUTARE IL POVERO SAREBBE GIà UN PASSO AVANTI!!!!!!
BY
PAOLA
&
PAOLA
K2B
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Secondo me sarebbe molto meglio avere una società uguale però questo penso che sia quasi impossibile visto che i lavori sono del tutto differenti…
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Anna: Non si potrebbe dare stessa dignità a tutti i lavori?
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purtruppo queste disuglianze continueranno ad esistere così come sono sempre esistite. per il funzionamento di qualsiasi cosa in campo relazionale, penso che ci debba essere la consapevolezza di un “contrario”. se nel mondo tutti viviamo in una stessa condizione, non esisterebbero opinioni, il mondo sarebbe come la matematica, 2+2=4, tutti piatti privi di personalità. se anche fosse, la società odierna è troppa egoista per pensare ad un’eguaglianza
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Francy e Kiara: Perché la società non si svilupperebbe nel migliore dei modi, se vi fosse uguaglianza?
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Che mondo sarebbe senza nutella(disuguaglianza)? Perchè esistono qualità differenti di nutella?Abbiamo la nutella bianca,quella bianca e nera, quella alla nocciola….così è fatto il mondo!C’è gente bianca, gente nera e perchè no gente mescolata(mulatta).Oltre tutto come la nutella ha varie qualità così anche la gente.Esiste gente povera,ricca,buona,cattiva.Perciò vi chiediamo” perchè non dovrebbero esistere disuguaglianze?”
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Secondo noi è impossibile una societa senza disugualianze sia nel campo economico k affettivo..ma la disugualianza ha anche dei vantaggi..Provate a immaginare un mondo dove tutto e tutti sarebbero uguali..sarebbe bello si..ma solo all’inizio…
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Nunny e Titti: Però tutti i tipi di nutella sono buoni. Non così con le disuguaglianze. C’è chi ha una vita buona e chi no.
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Se non ci sarebbero disuguaglianze come potremmo ampliare i nostri orizzonti?in nessun modo per questo penso che sia giusto che esistano disuguaglianze. e anche grazie a loro che la nostra società và avanti,perchè ci sono tanti mazzanghan. chi non vuole contribuire facessero lavorare alle persone che ne hanno voglia che siano di un altro colore o cmq diverso da noi
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Queen: Si può essere al tempo stesso contrari e uguali?
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Scamarcio (ma guarda che me tocca fa’): Forse confondi disuguaglianza e differenza. L’operaio resterebbe diverso dal medico anche se guadagnasse quanto lui.
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professore ci rispondete?
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allora prof mi dovrei innamorare di tutti i ragazzi di qusto mondo se saremmo tutti uguali???!!
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Sinceramente il mondo va avanti cosi da sempre perchè dovremmo porci ora questo quesito?discuterne non serve a niente. le disugualianze esistono come le ingiustizie e anche se qualcuno ne discute continueranno a esserci…certo sarebbe bello vivere in un’untopia cioè in un mondo ideale in cui tutti siamo uguali ma sarebbe noioso…le disugualianze portano difficoltà e quest’ultime rafforzano l’uomo!
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Perchè non ci sarebbe più competizione e il mondo assumerebbe una forma piattaaaaaaaaa
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Caro prof però c’è anche la nutella con i vermi che lascia desiderare
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certo che no, siamo tutti contrari, diversi, ma fingiamo di essere uguali
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Nunny e Titti: Appunto. Non è migliore il mondo dove non c’è la nutella con i vermi? Francy & Kiara: Perché dite che non ci sarebbe più competizione? La gente può competere anche per altre cose. Anna: Si parlava di uguaglianza economica. Se il tuo ragazzo guadagna duemila euro al mese, tu ti innamori di tutti i ragazzi che guadagnano duemila euro al mese?
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Queen: Quindi resteremmo contrari anche se fossimo uguagli dal punto di vista economico. Dov’è il pericolo?
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secondo me non ci potrebbe essere un mondo senza disugualianze perchè non ci sarebbero i diversi punti di vista.coloro che lottano per avere i loro diritti.non ci sarebbe stata ne storia e ne una trasformazione della società.perciò ritengo sia giusto che ci siano disugualianze,ma in modo non troppo eccessivo.nel senso che ci sia un certo equilibrio tra le due parti.
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Rimane differente per colore o per cos’altro ma per la gente di oggi tranne io naturalmente,pensano solo alla situazione economica in cui si trova la gente
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Sirena e Dena: Ci sono tante cose che si credeva che fossero immoficabili, e che invece sono scomparse. Se fosse come dite voi, non bisognerebbe combattere la mafia, la povertà, l’ignoranza, i pregiudizi. Così non si vive. Si vegeta.
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credo ke non può esistere un mondo senza disuguaglianze,xkè ognuno ha le sue ambizioni e non possiamo vivere in un mondo di zombie programmati,KE NE DITE???
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Antonia e Giusi: Ma chi lotta per i diritti lo fa perché vuole raggiungere una posizione di uguaglianza. In un certo senso state dicendo che è bene lottare, ma che la lotta non deve portare a nulla: e che non deve portare a nulla, proprio perché è bene lottare.
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profffffffffffffffessooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!attendiamo una vostra risp…all anonimo
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certo, non esprimeremo il nostro vero essere, ma la socità va avanti così. lo stato frega super soldi ai poveri e ai ricchi in base al loro reddito… perchè accontentarsi la50euro del povero e lasciarsi sfuggire la 150 del ricco?
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forse parlare di mafia o di ignoranza e un pò diverso dal parlare di disugualianze… forse perchè la sete di potere e nell’uomo ed è un istinto naturale difficile da reprimere
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manuel e matteo due alla vendtta cosa ne pensate voi ulla nostra risp?
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Chi nasce masce al fine di vivere. Al momento della nascita chi è nato deve essere in grado di disprre di ciò che è ne4cessario e sufficiente per vivere come gli altri. Quel necessario e sufficiente messo a sua disposizione sarà lui – chi è nato – ad assicurare che nella dinamica della vita cvonservi la valenza di necessario e sufficiente per l’effetto-uguaglianza. Se quella valenza non è assicurata dall’interessato nella dinamica della vita, la sua diversità (=disuguaglianza) assume carattere di legittimità. Purchè la duinamica della vita presenti pari potenzialità per tutti coloro che sono nati; se le potenzialità non sono pari(corrispondenti, coerenti) le disuguaglianze che ne derivano non sono legittime. Chi deve assicurare e controllare che al momento della nascita e durante la dinamica della vita vi siano pari potenzialità per tutti? Il consorzio umano attraverso i suoi rappresentanti. Se ciò non avviene il consorzio umano è patologico.
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