Qualità della vita e sacralità della vita

Le due posizioni che si sono registrate nel dibattito sul caso di Terri Schiavo esemplificano in modo perfetto le due posizioni di fondo sui temi di bioetica. La prima è quella della qualità della vita, secondo la quale una vita è degna di essere vissuta solo se è una buona vita, se cioè non comporta un carico di sofferenza o di passività superiore alla gioia, alle possibilità di azione, alla speranza. La seconda è quella della sacralità della vita, secondo la quale la vita ha una sua dignità intrinseca, indipendentemente dalle sue condizioni: anche se la coscienza manca, anche se il corpo è immobile, anche se non c’è alcuna speranza di miglioramento del quadro clinico, il fatto che il cuore batte basta a rendere sacro e quindi inviolabile un essere umano.
Nel caso di Terri Schiavo, alcuni hanno dunque sostenuto che mantenere in vita una persona che si trova da ben quindici anni in stato vegetativo (che vuol dire, tra l’altro, nessuna coscienza di sé e nessuna capacità di interagire con gli altri) vuol dire non rispettarne la dignità, distrutta dalla malattia. Smettere di alimentarla artificialmente è un segno di compassione. Questa è stata la posizione del marito di Terri Schiavo, che è stata fortemente avversata dai genitori della donna. Bisogna notare, però, che è anche la posizione dei genitori di Eluana Englaro, una ragazza italiana che da tredici anni è in coma vegetativo. I genitori hanno chiesto al giudice di non alimentare più la loro figlia con un sondino naso-gastrico. La richiesta, del tutto simile a quella del marito di Terri Schiavo, è stata rigettata dalla Procura di Cassazione. Il padre di Eluana ha dichiarato: “si sta compiendo una violenza inumana su mia figlia. Le si sta privando il diritto a morire”(qui).
Altri, invece, hanno sostenuto che nei confronti di Terri Schiavo è stato perpetratro un vero e proprio omicidio legalizzato, poiché ogni essere umano, quando non sia in stato di morte cerebrale (ed il coma vegetativo è diverso dalla morte cerebrale) è da considerarsi vivo, e quindi inviolabile. Questa è la posizione del presidente Bush, della destra religiosa americana e del Vaticano. In un articolo sull’ Osservatore Romano si legge anche questa interessante argomentazione: “Se una società opulenta come quella americana ritiene uno sperpero finanziario l’assistenza ai malati senza speranza, è il livello complessivo di attenzione alla fragilità ad essere messo in discussione, con danno irreversibile per il principio di solidarietà”. Quello che si teme è che atti del genere aprano la via alla mancata assistenza a soggetti deboli, giustificata dalla necessità di limitare la spesa sanitaria. Bisogna chiedersi, peraltro, se questo scenario non sia già realtà, almeno negli Stati Uniti; nel silenzio dei media (che dettano l’agenda delle cose di cui discutere), sono molte le persone che nel paese più potente del mondo muoiono per carenze del sistema sanitario ed assistenziale.
Prima di lasciare a voi la parola (e vi raccomando di discutere con calma) vorrei notare una contraddizione, anzi due.
Per chi crede, la fede viene prima della scienza. La fede afferma che tutto è nelle mani di Dio, la scienza afferma che tutto è nelle mani dell’uomo, in particolare del tecnico (nel caso specifico, il medico). Ora, se tutto è nelle mani di Dio, mantenere in vita ad ogni costo un essere che è allo stremo non vuol dire andare contro il volere di Dio? Non è una piccola sfida della scienza alla fede? Non è strano che sia proprio la fede a chiedere che la scienza continui a mantenere in vita una persona che altrimenti morirebbe? D’altra parte, chi antepone la scienza (e la ragione) alla fede non dovrebbe, al contrario, dar grande valore alla scienza che riesce a strappare giorno dopo giorno la vita (anche se vegetativa) alla morte? Non dovrebbe apprezzare questa violenza operata dalla tecnica nei confronti del destino?

50 pensieri su “Qualità della vita e sacralità della vita

  1. utente anonimo

    secondo noi non è detto che una vita in stato vegetativo debba essere troncata solo perchè è tenuta in salvo da macchine speciaizzate..finchè il cuore batte è un diritto per tutti continuare a vivere…

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  2. utente anonimo

    noi non siamo d’accordo perchè nessuno ha il diritto di togliere la vita a un’altra persona ma allo stesso tempo è giusto dire che terry schivo era da molto in stato vegetativo e la morte sarebbe potuta essere una sorta di liberazione.post 5

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  3. utente anonimo

    si è vero questo però in questo caso è diverso perchè terri schiavo è stata strappata dalla sua vita solo perchè era considerata un peso per il marito..è questo non è giusto.post 7

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  4. utente anonimo

    opionione 1-Innanzi tutto,secondo me,qualsiasi essere umano ha il diritto alla vita, indipendendemente dalle sue condizioni salutari.Essendo di questa opinione,sono stata assolutamente in netto contrasto con colui che ha voluto porre fine a questa esistenza.Quest’ uomo non aveva nessun diritto di decidere per la vita o la morte di Terry.Qualsiasi vita umana ha il diritto di essere vissuta!!!(Emy)

    opinione 2-invece io non sono d’accordo con quanto affermato in precedenza. il marito della donna aveva il diritto di decidere, perchè è il parente più prossimo alla donna. e poi aveva tutte le ragioni, poichè era passato troppo tempo da quando era in stato vegetativo.(dina)

    post-6

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  5. utente anonimo

    noi siamo indignati nel sapere che la gente ha il coraggio di negare la vita alla gente,sia essa malata grave che altro.

    Nessun essere umano ha il potere di decidere sulla vita dei suoi simili.Post.8

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  6. utente anonimo

    secondo agata non è stato giusto anche per il modo crudele con il quale tutto è avvenuto.Secondo asia bisognerebbe trovarsi nella situazione per dare un parere preciso. post 5

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  7. utente anonimo

    non è stato giusta la morte di terry schiavo anche se erano 15 anni che lei era in stato vegetativo nessuno avrebbe dovuto non nutrirla più è SEMPRE UN ESSERE UMANO !!!!!

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  8. utente anonimo

    Quindi, post. 11, anche l’ingegneria genetica è voluta da Dio. Perché allora la chiesa si oppone? Anche l’aborto e la pillola sono fatti tecnici e scientifici. Perché la Chiesa ed i credenti si oppongono?

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  9. utente anonimo

    noi non siamo d’accordo con l’opinione di Emy perchè si hai ragione a dire che l’uomo ha diritto a vivere xò c’e sempre un limite in quanto terri non viveva ma soffriva solamente e credo che con la morte abbia raggiunto la pace e il benessere che da 15 anni non era presente.post9

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  10. utente anonimo

    Secondo me è molto facile giudicare senza trovarsi nella situazione.Sono sicura che ogni persona vorrebbe che la vita dei cari potrebbe durare il più a lungo possibile.Quindi affermo che ogni persona, almeno se si ritiene un essere umano,che abbia dei sentimenti non farebbe mai un atto cosi ingiusto nei confronti di un suo caro.post-6

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  11. utente anonimo

    Caro prof , il marito di terry schiavo con un peso del genere sulle spalle non avrebbe più potuto godersi la sua di vita…. il caso di eluana non lo conosco un granchè però se i genitori hanno deciso cosi vuol dire che non nè potevano più..post 7

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  12. utente anonimo

    Post. 5: E’ vero, bisogna trovarsi nella situazione, ma d’altra parte si tratta di questioni che coinvolgono l’opinione pubblica e soggetti esterni come i magistrati che sono chiamati a decidere. Sono d’accordo con la critica della modalità in cui è avvenuta la morte di Terri. Una iniezione sarebbe stata più sensata. Ma in questo modo si sarebbe trattato a tutti gli effetti di eutanasia. a.v.

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  13. utente anonimo

    può darsi…io credo che noi non siamo in grado di capire cosa pensino o cosa provino le persone che si trovino in queste situazioni…però è umano dare la propria opinione. post 7

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  14. utente anonimo

    noi possiamo dire che i volti non erano tanto gioiosi ad accudire una figlia in quelle condizioni.Provate ad immedesimarvi nei loro panni..sareste tanto contenti a vedere vostra figlia x 15 anni in un letto d’ospedale sapendo che l’unica speranza sono le macchine,anzi piu che speranza era pena perche tutti sapevano benissimo che staccata la spina terri sarebbe morta..post.9

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  15. utente anonimo

    Caro prof. sono d’accordo con la frase della post. 7 poichè per il marito era solo divenuta un peso insostenibile e non avrebbe potuto godersi la vita, com e avrebbe voluto….C’è da dire che i giudici sono stati sempre favorevoli con le proposte fatte dal marito, contrastate sempre dai genitori.SE veramente il marito non voleva più mantenere Terry, poteva sempre affidare le cure della figlia ai genitori. Ho una domanda da porgli: Per quale motivo ha voluto la cremazione della moglie e non dare la possibilità ai genitori di avere un lungo dove poter almeno piangere la figlia? post-6

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  16. utente anonimo

    l’altra sera alle iene hanno intervistato il padre di eluana la ragazza italiana ormai in coma vegetativo da 13 anni… lui ha detto di essere sicuro che sua figlia definirebbe questa vita priva di senso e priva di dignità e quindi ha deciso di lottare per togliere l’ alimentazione alla figlia…cosa ne pensate? noi comunque vada siamo contrarie ……post 7

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  17. utente anonimo

    Continuando il discorso della scorsa lezione,ribadiamo che Terry Schiavo in quelle condizioni non poteva certamente rimanere ancora in vita.Siamo d’accordo con quello che hanno deciso di fare e cioè di interrompere la sua vita.post n 3

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  18. utente anonimo

    alla post 3….noi pensiamo sarebbe anche giusto toglierli la vita…definita ormai inutile….cavolo ma ci sono modi e modi quello con cui si è lasciato morire terri schiavo è stato un modo pessimo al quanto crudele…post7

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  19. utente anonimo

    per la postazione 3.I genitori di Terry,visto che provavano amore nei confronti dalla loro figlia non sentivano il peso delle sofferenze perchè erano attaccati ad un filo di speranza, mentre adesso provano una sofferenza indescrivibile perchè Terry E’ STATA UCCISA.Per quel che riguarda il marito secondo noi lui non vedeva l’ora di disfarsi della moglie anche perchè si è già risposato e quindi terry era solo un peso e con la sua morte il marito è riuscito a soddisfare il suo intento.post 11.

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  20. utente anonimo

    prof non siamo come certi elementi…ma secondo noi qualunque vita è degna di essere vissuta cosi come dio ha deciso di darcela qualsiasi siano le condizioni …e poi chi siamo noi per stroncare una vita ? post 7

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  21. utente anonimo

    no perchè se dio avrebbe voluto che la sua vita doveva aver fine l’avrebbe fatta morire al momento dell’incidente invece i suoi organi hanno continuato a vivere e questo perchè dio non ha voluto che quella fosse la sua ora…post 7

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  22. utente anonimo

    Ciao Isa,siamo Antonella e Mariangela,come va?xchè non 6 venuta a scuola?che fai a casa tua?divertiti anche x noi.Cosa ne pensi di Terry Schiavo?secondo te è giusto che è stata uccisa?risp.Ti vogliamo bene…

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  23. utente anonimo

    dai ma dopo anni di sofferenza è stato giusto dire BASTA….. voi sareste riusciti a vivere così? bè io no…. mi sarei fatta staccare la spina…. quella non era più vita ormai…by isa

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  24. utente anonimo

    ciao ise siamo lucia e graziana cosa fai sprechi pure tu la corrente … mo ca arrv a bullet mamet tu ha cd…se non capisci ti facciamo la traduzione: mo che arriva la bolletta fatti le valigie..cmq a parte gli scherzi cosa ne pensi tu su msti fatti complessati?

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